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Qualche giorno fa mi è arrivata la conferma ufficiale, devo dire a mia sorpresa, di essere stato incluso nella lista dei 150 blogger internazionali (non solo cattolici) invitati in Vaticano il 2 maggio prossimo dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Devo dire che mi ha fatto molto piacere, sia perché potrò capire meglio cos'hanno in mente dalle parti di San Pietro sulla cosa, e sia perché potrò cogliere l'opportunità di conoscere dal vivo molte delle persone che leggo abitualmente.
Intanto registro con un certo dispiacere qualche reazione di fronda da parte di alcuni blogger (tradizionalisti) esclusi dalla lista, ad esempio Fides et Forma. Riporto anche qui il mio commento espresso sul blog del bravo Colafemmina, che stimo e leggo con interesse:
Francesco, non credo che il criterio fosse quello di scegliere tutti blog cattolici. Anche perché così sarebbe stato abbastanza ridicolo no? Se vuoi invitare una certa rappresentativa dei 'blogger' ci devi mettere dentro un po' tutti. E anzi, te lo dico da cattolico. A me che ci sia un Giglioli fa piacere, non penso che chi non ha fede vada escluso, ma il contrario. La parola di Dio è per tutti mica solo per élite. (...)
Dopo l'evento aggiornerò questo post per esprimere le mie sensazioni ed impressioni sull'incontro. Intanto inserisco le indicazioni che sono state date a me, come agli altri, riguardo il senso dell'evento e l'organizzazione di massima, in attesa di saperne di più.
L'evento, organizzato dai Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali, ha come obiettivo quello di permettere un dialogo tra bloggers e rappresentanti della Chiesa, per condividere le esperienze di coloro che sono attivi in questo campo e per meglio capire le esigenze di tale comunità. L'incontro servirà anche a presentare alcune delle iniziative che la Chiesa sta attivando per il mondo dei nuovi media, sia a Roma, sia a livello locale.
Nelle
due sessioni previste, diversi relatori presenteranno alcuni punti
centrali, per avviare una discussione aperta a tutti i partecipanti.
Nella prima, cinque bloggers, rappresentanti le diverse aree
linguistiche, affronteranno temi specifici di importanza generale. Nella
seconda, ci sarà la testimonianza di persone impegnate nelle strategie
comunicative della Chiesa, che presenteranno le loro esperienze di
lavoro con i nuovi media, e anche le iniziative per un incontro efficace
tra la Chiesa e il mondo dei bloggers.
Tra i partecipanti
figurano il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio
Consiglio della Cultura, S.E. Mons. Claudio Celli, Presidente del
Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, e Padre Federico
Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede e della Radio
Vaticana. Un aspetto importante dell'incontro sarà quello di offrire
l'opportunità di nuovi contatti, di scambi informali tra i partecipanti e
di aprire nuove piste di interazione.
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Prima di fare un piccolo resoconto sulle relazioni, una nota sull'organizzazione dell'evento, che è stata impeccabile. La preparazione, come "buona regola internettiana" impone, si è svolta interamente sulla rete, senza nulla di cartaceo, mentre già diversi giorni prima dell'evento è stato creato un gruppo Facebook, ed un sito wiki con tutte le indicazioni e le informazioni utili per chi partecipava. Ciò è stato peraltro importante anche per la natura internazionale dell'incontro. Che si è svolto, dunque, in diverse lingue, l'italiano ma anche l'inglese, lo spagnolo.., e la traduzione simultanea è stata ottima e puntuale.
Le parole introduttive di mons. Claudio Celli sono state molto chiare e hanno tracciato l'idea alla base dell'incontro e lo spirito con cui è stato preparato (tutte le note e i testi sono disponibili presso il sito ufficiale www.pccs.va) :
"Questo incontro vuol essere la presa ufficiale, almeno da parte nostra, dell'esistenza e dell'importanza, nella vita di oggi, della blogosfera. Si tratta di un mondo ricco, poliedrico, variegato, che nasce dalla base e che ha una sua riconosciuta rilevanza anche nel movimento culturale del nostro tempo. Qualcuno dirà che da tempo ci si doveva muovere in questo senso; è vero... ma ora siamo qui e cercheremo di conoscerci meglio.".
Dopodiché ha preso via il vero e proprio meeting, con due "panel". Il primo panel era composto da cinque blogger cattolici che hanno parlato delle loro esperienze, mentre il secondo, più istituzionale, è stato anche l'occasione per annunciare in anteprima alcune iniziative della Chiesa su Internet.
Sulla prima serie di interventi, le testimonianze di blogger, laici e non, hanno mostrato la freschezza ed anche la eterogeneità di vedute sul ruolo e sulle potenzialità comunicative del blogger "cattolico", il quale a partire da una visione di fede può trovarsi a cercare il dialogo in un ambiente per certi versi ostile, oppure doversi difendere da visioni più tradizionaliste, o ancora a cercare uno spazio per farsi sentire.
La seconda serie di relazioni, forse per certi versi più interessante, è stata ben moderata da padre Antonio Spadaro, gesuita scrittore della Civiltà Cattolica e molto esperto di cose di rete. Durante gli interventi ha ribadito che "Un focus attorno a cui sintetizzare il meeting non c'è", rispondendo idealmente alle osservazioni di chi cercava di capire (o di carpire) eventuali obiettivi non dichiarati del meeting. "E' un bailamme e non potrebbe essere diversamente. Internet e la comunità dei blogger nasce dal basso. E' difficilmente contenibile".
Nel panel ha spiccato su tutte la testimonianza di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Tra i suoi racconti, sicuramente il ruolo che lui definisce assolutamente "di servizio", rispetto alla presunta ego di chi si occupa professionalmente di comunicazione, e poi la confessione di avere un blogger che tutte le mattine gli fa trovare una selezione ragionata di quel che si trova in rete... Il responsabile dei servizi Internet del Vaticano ha poi presentato in anteprima alcuni siti Web che verranno presentati a breve , tra i quali spicca sicuramente l'inedito News.va che nelle intenzioni dei curatori rappresenterà il centro nevralgico, in rete, delle notizie riguardanti il mondo della Chiesa.
Per quanto riguarda le mie impressioni, devo dire che in generale la sensazione che ho avuto è stata senz'altro positiva. Il fatto di aver invitato non soltanto solo blogger cattolici e, contemporaneamente, di non aver invitato alcuni dei blogger più tradizionalisti che, pure, sono ben presenti in rete, è stata a mio avviso una scelta particolarmente felice. Lo spirito che si è registrato è stato quello della ricerca di un dialogo "alla pari", senza voler indottrinare e senza voler perseguire la definizione di verità preconfezionate. Ovviamente la Chiesa propone il proprio messaggio e veicola la comunicazione che è sempre basata sul contenuto evangelico. Ma proprio in questo contesto il mondo dei blogger rappresenta anche quel popolo che la Chiesa stessa è chiamata a raggiungere, indipendentemente da cultura, sesso, credenze ed opinioni. Tra le proposte uscite dal meeting, quella che ha suscitato più interesse ed ha coinvolto anche una discussione che è proseguita dopo l'incontro, nei luoghi virtuali, è quella di una sorta di joint venture o se vogliamo di una rete o anche un osservatorio che consenta di tenere traccia delle mille voci dei blogger che parlano di "cose cristiane", in modo da far emergere la ricchezza di queste voci e di valorizzare il dialogo. Voglia di dialogo che, indubbiamente, ha rappresentato la cifra generale di questo riuscito incontro.
Attendo con impazienza ulteriori post.
Un abbraccio.
Ok sono riuscito ad entrare per partecipare con un commento. Seguirò il blog e ti invio le mie congratulazioni. Ciao Salvatore