Ho osato entrare in una discussione su Friendfeed, difendendo il mio punto di vista sulla censura al film gay Brokeback mountain in cui è stata tagliata una scena su Raidue. Mi sono trovato in uno sciame di persone talmente schierate che mi hanno attaccato solo per le mie idee: a quanto pare tira una brutta aria per chi non si adegua al pensiero dominante su quel versante della rete..
Speriamo che non si allarghi troppo questa "fintissima socialità" di Internet.
PS. Visto che mi è stato anche fatto notare che non ho linkato la specifica discussione su Friendfeed, deducendone altri strali, vorrei rassicurare sul fatto che la scelta è stata fatta per due motivi:
a) perché al momento ho chiuso i miei interventi sulla piattaforma Friendfeed. Non mi piaceva già prima, ed oggi ho avuto la mia conferma.
b) perché così non sembrasse che verso quei particolari utenti che sono presenti nella discussione specifica, riportandone solo una parte dei tanti interventi, avessi chissà quali rancori, il mio disappunto era relativo al discorso/strumento in generale ed alle sue dinamiche, che già avevo di sfuggita osservato, e non alle singole persone intervenute.
Anche se ciò non ha impedito di vedermi apostrofare come "baciapile. razzista, omofobo e fascistoide". Carini...che esempi di tolleranza.
Hai azzeccato il termine "finta socialità".
Rende bene l'idea di come venga usato male uno strumento potente.
Gli utenti e i commentatori di un Blog fanno a volte quello che fanno a volte telegiornali e giornalisti scandalistici. Prendono una frase singola e te la sbattono in faccia. E poi ci lamentiamo se lo fanno nei giornali.
Una volta ho citato nel mio blog un fatto medico su aborto e pillola del giorno dopo. Mica una opinione. Un fatto vero, medico, documentato, inconfutabile. Mi sono beccato talmente tanti insulti che ho smesso del tutto di bloggare.
Un'altra volta ho scritto un commento dove dicevo che i figli dei laureati sono avvantaggiati a scuola perché i genitori li possono aiutare. Chi non ha studiato ha più difficoltà ad aiutare i figli a studiare o no?
Bè mi sono preso anche qui del razzista, e che avevo insultato le classi umili.
Il blog è uno strumento che ancora ha diversi problemi.
E' in corso una battaglia, caro Marcello. Una battaglia di libertà e di idee. Nessuno si arroga il diritto di essere depositario della verità, però non dobbiamo abbandonare il nostro diritto e dovere di manifestare il pensiero libero, mai, neanche per un istante.
Soprattutto su Internet, che viene giustamente visto come un terreno di dialogo e di conoscenza, un luogo dove invece un pensiero dominante talvolta colonizza con i suoi semi di intolleranza, di odio e di straripante confusione.
Anche io quando affronto qualche tema "spinoso" sul blog vengo attaccato da tutte le parti. E mi dispiace che persone come te abbiano abbandonato possibilità di esprimere opinioni su questi temi. Mi dispiace ed anzi ti incoraggio a continuare, senza paura. Bisogna invece usare questo strumento che è utile, e neutro come tutti gli strumenti.
Non solo: se si è cattolici, bisogna saper portare alla luce la verità della Parola, del suo inno alla vita che viene incredibilmente scambiato per un ritorno all'intolleranza, al razzismo, addirittura alla morte - una mistificazione purtroppo tipica, un mezzo del nemico, inteso teologicamente, ogni volta reiterato come fosse nuovo.
mi esprimo solo riguardo all'agressione subita da luciano , che non ho letto ma non ho certo difficoltà ad immaginarmela.
Detto questo commento solo dicendo che non bisognerebbe parlare quando non si ha nulla di intelligente da dire.