A dimostrazione della (totale) diversa idea che i cristiani e i laici hanno del mondo, distanza che sembra divenire sempre più ampia e incolmabile, il Cardinale James Stafford è vagamente preoccupato per gli anni a venire:
Cardinale Stafford: il futuro con Obama è un Getsemani
WASHINGTON, D.C., giovedì, 20 novembre 2008 (ZENIT.org).- Il declino del rispetto per la vita umana ha avuto “effetti catastrofici” sull'unità e l'integrità degli Stati Uniti, sottolineati dall'elezione presidenziale, ha affermato il Cardinale James Stafford.
Il porporato, penitenziere maggiore della Penitenzieria Apostolica, lo ha affermato in una lettura sull'Enciclica Humanae Vitae giovedì scorso alla Catholic University of America.
Il suo intervento, sul tema “Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo II: essere veri nel corpo e nell'anima”, ha sottolineato la necessità per i cattolici di tornare ai veri valori del matrimonio e della dignità umana di fronte alle sfide attuali. “Visto che l'uomo è un elemento sacro della vita secolare”, ha spiegato, “[…] la vita di una persona non può essere controllata dal Governo”.
“Il 4 novembre 2008, l'America ha subito un terremoto culturale”, ha proseguito, sostenendo che il Presidente eletto Barack Obama ha condotto una campagna su una “piattaforma antivita estremista” e descrivendolo come “aggressivo, perturbatore e apocalittico”.
Negli anni della Presidenza Obama, ha constatato il porporato, i cattolici sperimenteranno l'agonia del Getsemani e dovranno sopportare le “calde, colleriche lacrime del tradimento”. Per questo, ha invitato la gente a vivere questo tempo “con Gesù, malati a causa dell'amore”. [...]
WASHINGTON, D.C., giovedì, 20 novembre 2008 (ZENIT.org).- Il declino del rispetto per la vita umana ha avuto “effetti catastrofici” sull'unità e l'integrità degli Stati Uniti, sottolineati dall'elezione presidenziale, ha affermato il Cardinale James Stafford.
Il porporato, penitenziere maggiore della Penitenzieria Apostolica, lo ha affermato in una lettura sull'Enciclica Humanae Vitae giovedì scorso alla Catholic University of America.
Il suo intervento, sul tema “Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo II: essere veri nel corpo e nell'anima”, ha sottolineato la necessità per i cattolici di tornare ai veri valori del matrimonio e della dignità umana di fronte alle sfide attuali. “Visto che l'uomo è un elemento sacro della vita secolare”, ha spiegato, “[…] la vita di una persona non può essere controllata dal Governo”.
“Il 4 novembre 2008, l'America ha subito un terremoto culturale”, ha proseguito, sostenendo che il Presidente eletto Barack Obama ha condotto una campagna su una “piattaforma antivita estremista” e descrivendolo come “aggressivo, perturbatore e apocalittico”.
Negli anni della Presidenza Obama, ha constatato il porporato, i cattolici sperimenteranno l'agonia del Getsemani e dovranno sopportare le “calde, colleriche lacrime del tradimento”. Per questo, ha invitato la gente a vivere questo tempo “con Gesù, malati a causa dell'amore”. [...]
Penitenziere Maggiore, non uno qualunque. Fonte Zenit.org
Sul tema consiglio la lettura anche di questo art. di Corrispondenza romana: Obama contro le frontiere morali
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