Ogni volta che capito sul blog di Daniele Luttazzi, rimango interdetto. Quando Berlusconi lo epurò, lo criticai perché io non avrei mai fatto lo stesso per rispetto della libertà d'opinione, ma diciamo che in parte capisco il picco di inarrestabile acrimonia che sottende ad ogni sua invettiva. L'autore di Sesso con Luttazzi che ora sembra si sia dato alla politica, c'è o ci fa? E soprattutto, chi lo legge capisce veramente quello che scrive?
Prendiamo uno degli ultimi post: "Un furbastro al Corriere della Sera". Lo leggo.
Scrive Luttazzi che il Corriere mente, che sono cattivi e pessimi giornalisti quelli che affermano che Milena Gabanelli, autrice della fortunata e interessante trasmissione tv Report, rifiutò il video della BBC perché ritenuto inaffidabile. Il Nostro replica sdegnato riportando una dichiarazione della Gabanelli stessa: "Tutto quello che c'era di interessante nel filmato era il documento di Ratzinger"". A me questo sembra che voglia proprio dire che il resto del documentario era inaffidabile. Una strana logica formale, a volte. Che sia la stessa che usa talvolta il critico/matematico Odifreddi?
Anche io sono favorevole alla libertà d'opinione, ma un conto è essere liberi di dire quello che si pensa, senza offendere gratuitamente il prossimo, un altro pretendere di avere il diritto di gestire un programma sulla TV pubblica, dire qualunque fesseria e al tempo stesso essere lautamente pagati per farlo.
Il vittimismo di Santoro, Biagi e Luttazzi, quindi, mi è sempre risultato particolarmente incomprensibile. In virtù di quale immortale principio essi avrebbero il diritto di potere eternamente imperversare in RAI?
Non esistono altri giornalisti al di fuori di quei tre?