Mentre mi son arrivati oggi i 3 volumi scritti da Alain de Button che avevo ordinato (grazie a Chiaraaa per le segnalazioni, destinate a rinfocolare la mia passione per il giovane scrittore inglese, dai tempi delle "consolazioni della filosofia"), devo ogni tanto rinnovare anche la mia veste di tessitore che il buon Giorgio mi ha dato.
C'è una buffa trama, se non fosse che l'argomento è serio, che mi è balzata giusto oggi alla mente. Recentemente avevo letto che la Lituania è una delle nazioni dove le donne hanno più tempo libero nell'Europa dei 25, e dove in generale hanno buone posizioni economiche. Sicchè oggi sulla Pravda in italiano (grazie a Samovar), trovo che lì c'è anche il più alto numero di suicidi. Dov'è la correlazione? E poi, ma c'è?
Trovo ancora più significativo, però, che in tutta l'area dominata dal regime comunista, e nella Russia in generale, i suicidi sono aumentati a partire dal 1917. Qui una qualche correlazione, infatti, la si può vedere. Direttamente, in quanto legata all'aumento della diffusione dell'alcol a partire da allora. Ma ancorpiù indirettamente, per la proprietà transitiva...
(Pravda)
Se ti interessa l'argomento 'suicidio nella ex-Unione Sovietica' puoi leggere "Incantati dalla morte", un saggio di Svetlana Aleksievic, molto bello e molto toccante.
Lo trovi qui:
http://tinyurl.com/rwbmu
Grazie per la segnalazione. Non conoscevo questo testo, e la recensione dell'Indice sembra assumere in pieno la tesi suicidiale, sul libro che la approfondisce in modo osservativo. Molto interessante.