Brodo Primordiale, in uno dei suoi consueti post-comunisti scrive, a proposito di Milano:
La domanda sorge spontanea: perché?. Credevo che certe ideologie marxiste-leniniste trovassero un confortevole approdo nella feccia di questi imbecilli comunisti che fanno le prove di guerriglia urbana, mentre un certo periodo storico viene strumentalizzato, confuso, e distorto, rispetto ad altre ideologie ed altri riferimenti che evidentemente non hanno lo stesso appoggio. Credevo che queste pessime ideologie fossero molto più pericolose e diffuse tra i giovani di quanto non lo siano quelle di estrema destra di quegli altri lì, e non da oggi. E credo che non mi azzarderei neanche a citarla, la "pericolosità", perché negli ultimi cinque anni gli scontri più gravi sono stati sempre provocati dai secondi e mai dai primi. E, per dirla tutta, sapevo sì che la coerenza abitasse molto lontano da chi si fa "leader" di quelle ideologie lì, ma non credevo così tanto.
Perché stupirsi? Difendere l'indifendibile è uno sport tipicamente italiano.
È interessante notare come i centri sociali "storici" milanesi sabato scorso fossero da tutt'altra parte (chi a Roma, chi in piazza Mercanti), e come gli arrestati siano tutti molto giovani.
Io penso male e mi chiedo chi è stato ad aizzarli, e poi casualmente andarsene.
Semplicemente, peggio dei coglioni a parole, i coglioni a fatti, no?