Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

No iTunes? Ahi ahi

Un attimo per farsi qualche risata, nel torrido luglio: questo dialogo tra Gianluca Neri e iTunes è da antologia dell’informatica. Si potrebbe dire “Apple e la loro filosofia di cosa è standard“.

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Ripeto il rito dell’ispezione della mia “libreria” di files musicali, e già lì si inizia con le fesserie: “Sposto i files nella nuova cartella che io, iTunes, ho creato, e li rinomino tutti come cazzo pare a me?”. No. “Li converto da mp3 nel fantasmagorico formato ACC?”. No. “E nel formato Apple Lossless?”. No. “Sicuro?”. Sì. “Creo il nome del file con il numero della traccia?”. No, porca zoccola, il numero della traccia c’è già, e nel formato che piace a me: limitati a copiare questi cazzo di files! “I brani sono troppi e non c’entrano in 60 Gb. Vuoi selezionare quelli da copiare o preferisci che crei una nuova playlist?”. Voglio selezionarli. “Ho creato una nuova playlist”. Beh, cancellala. “Non posso. Almeno fino a che non colleghi l’iPod. Ma se lo collego inizi a copiare i files. “Già, gajardo, vero?”. Quindi tu li copi impiegando due ore, poi io devo cancellarli, disconnettere l’iPod, selezionare i brani da trasferire e ricollegarlo perché tu possa copiarli di nuovo? “Senti, tizio: questa è una roba Apple, tutta automatica, fatta per gente che non ha mai visto una riga di comando e niente che si potesse lanciare senza cliccare su una coloratissima iconcina, ok?”. Ok, non ti incazzare. “E che *****!”. Va bene: copia i files nella playlist e fai come caspita ti pare, io torno fra un po’. […] Allora? “Non ho potuto copiare i files: il numero di brani inseribili in una playlist è limitato a 2000”. Ma allora sei stronzo! “Un po’”. E lo sapevi, immagino. “Già”. Vabbè, lasciamo perdere: cancella tutti i files che hai trasferito. “Sei sicuro?”. Sicurissimo! “Perderai tutta la playlist e il suo contenuto!”. Si fottano la playlist e il contenuto: cancella. “Pur non concordando, ho cancellato”. Bene. Ora aspetta che seleziono io dalla lista principale le canzoni da copiare. […] Ok, ho finito: inizia a copiarli. “Ai tuoi ordini. Mi corre però l’obbligo di avvertirti che stai per trasferire 58 giga di roba, e che l’operazione richiederà un’intero giorno di lavoro. Quindi prendi le chiavi di casa e inizia a toglierti dalle balle: ci vediamo stasera”. […] Beh? “Ho finito”. Bene, ce n’è voluto, ma alla fi… Ehi! I nomi dei cantanti sono tutti sbagliati. “Non so di che cosa tu stia parlando”. Qui, guarda, idiota! Perché tutta la discografia dei R.E.M. è attribuita a “Various artists”? “Non guardare me. Io non ne so niente!”. Certo che guardo te! I files sono taggati con tutti i crismi e riconosciuti da almeno una decina di programmi diversi! “Non so: prova a cercare su Google, magari trovi qualcuno che ha lo stesso assurdo problema”. […] Eccoti! “Sì?”. Perché hai bellamente ignorato il campo “Artist”? “Ah, non te l’ho detto che noi programmi Apple, siccome siamo diversi e molto ggiovani, non consideriamo quel dato?”. E da dove lo prendete il nome del cantante o del gruppo? “Ma che domande sono? Dal campo “Album Artist”, ovviamente!”.
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PS. Adoro incontrare quelli che usano i Mac. In genere la prima cosa che amo chiedergli è di fare clic col tasto destro. <grin>
PPS. A proposito di iPod. Oggi il Creative Zen non ne voleva sapere di stare in tasca. Facendo jogging è cascato almeno 5 o 6 volte, rotolando caschevolissimevolmente in mezzo alla polvere del parco e sbatacchiando qui e lì (con hard disk acceso, ovviamente, sennò qual è il gusto?). Apparentemente non si è fatto nulla, però il comando del volume ha perso un po’ di sensibilità (bisogna pigiare bene). Certo, esteticamente sta diventando molto “vissuto”…

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