Noi romani amiamo ricordarlo così, Fabio Capello, quando giocava nella magica (pochi lo sanno) nel 1969 e soprattutto in quell’indimenticabile stagione in Roma quando la portò a vincere lo scudetto. Correva l’anno 2001, lui faceva (bene) l’allenatore, ancora non sapeva di dover passare alla Juve e di riuscire a produrre, purtroppo, vaticinii senza senso come oggi. «Mi sembra di rivedere la storia di tangentopoli, quando venne preso di mira il partito socialista. Ecco la Juventus è oggi come il partito socialista di allora, c’è una campagna anti-juve. Ma la Juve non ha comprato partite», è l’opinione del tecnico bianconero. «Al […]
fabio capello
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