All’inizio ero infastidito da quello che trovavo essere, a mio avviso, un accanimento mediatico ed una strumentalizzazione sulla questione di Eluana: un’ossessione che passava dallo schermo catodico ogni giorno. Trovavo un po’ fanatiche le immagini di chi si schierava a favore o contro questa decisione, di tante persone,
anche amiche, con cui mi sono confrontato e che trovavo adolescenziali ed esagerate nelle loro manifestazioni di fede, tanto quanto le manifestazioni della sponda opposta, così forzatamente anticlericali e sfacciatamente materialiste.
Nella mia concezione, la fede deve essere silenziosa e concreta
nei fatti e nell’azione (sociale, politica, caritatevole), mai sbandierata nè imposta. Ma
questo è un sentimento mio e va bene.
Quello che però mi sembra, al di là del significato religioso o meno della vita, è che l’esagerazione su una sola
persona ed un solo caso ci porta a perdere di vista il lato meno emotivo della questione (come scrive Leonardo “la gente nasce e muore tutti i giorni”) e forse nasconde un tentativo – da una parte – di introdurre surrettiziamente l’eutanasia nel nostro ordinamento creando il caso – e dall’altra di strumentalizzare la vicenda per ottenere attenzione su vicende successive (Costituzione, scontro politico, etc).
Non voglio entrare nella polemica politica, dunque, che ci porterebbe lontano e che mi sembra anche fuori luogo in questo momento, nel quale ci si aspetterebbe forse un passo indietro per ricostruire un dialogo come ricorda su Facebook il mio amico Giuseppe. Mi rimetto, invece, alle parole di mons. Crociata che ha giustamente ribadito
che di fronte al dolore della morte bisogna solo fare silenzio e per
chi crede pregare e assicurare “assoluta vicinanza e comprensione alla famiglia e alla ragazza, con un sentimento di compassione rispettosa”. Vicinanza anche al dolore ed alla sofferenza del padre, quindi, e della madre.
Mi sono preso la briga, però, di tentare una sorta di ragionamento secondo gli aspetti razionali e logici della situazione e delle decisioni che si sono prese (o si stanno prendendo), addirittura con lo strumento di un diagramma di flusso, tipico di noi ingegneri e in generale del mondo scientifico. Posso sbagliarmi, ma non credo che la decisione del premier sia così peregrina come sembra, ché senza una legge in proposito ed una testimonianza chiara scritta, la decisione di un giudice sull’epilogo dell’esistenza di una persona appare come una condanna a morte.
Rimane il fatto che in presenza di un vuoto legislativo le decisioni etiche sulla vita e la morte delle persone restano a prenderle i singoli giudici. E questo, a mio sentire, non mi sembra un gran segno di civiltà.
26 thoughts on “Eluana Englaro”
Beh, ma non dimentichiamo allora gli omicidi di chiesa e non intendo qui ricordare quelli prodotti secoli fa dalla santa inquisizione quanto quelli derivanti dal divieto morale odierno di utilizzare il preservativo quando in un continente popolato da 800 milioni di persone siamo arrivati a averne 40 milioni malati di AIDS e appartenenti in gran parte alla categoria dei non curabili per mancanza di denaro.
Auguri e figli maschi, dunque? Solo questo in favore di chi muore condannato a morire in Africa salvo nell’anima ma comunque a morire?
Auguri e figli maschi allora anche a molti altri, cattolici in primis.
E questo augurio viene da un cristiano non rassegnato a che la punizione infernale ci aspetti già in vita e quindi da un cristiano non cattolico e che per prudenza non vuole essere neanche luterano, evangelsita né altro.
Grazie, comunque alla chiesa cattolica e ai cattolici di oggi, che perlomeno mi stanno aprendo gli occhi su come ragiona anche chi è ufficialmente “cristiano”, anche se cattolico.
Enzo Merlino
basta impicciarsi della vita degli altri!!siamo in un paese democratico o no?Se sì, allora i genitori di Eluana possono decidere per lei,sicuramente loro vorranno il bene della figlia.Ricordo a tutti che di questa ragazza non si è mai preoccupato nessun politico, nessun prete, nessun giornalista….ora tutti vogliono dire la loro perchè tutti vogliono bene ad Eluana!? Certo come no,perchè questa notizia fa gola..i politici si fanno pubblicità soprattutto lo “psico nano” che ne approfitta per ricordare che lui può tutto,appunto, decidere della nostra vita che ci piaccia o no.Chiudo con un monito:se per qualcuno è giusto apporsi alla eutanasia, allora in virtù della coerenza è altrettanto giusto oporsi all’accanimento terapeutico…Eluana a mio avviso è l’esempio eclatante!!
Complimenti innanzitutto per l’obiettività.
E’ vero che c’è un vuoto legislativo, ed è vero che non è il massimo mettere nelle mani di un giudice questioni estremamente delicate. Ma non mi sembra nemmeno civile che un premier prenda in mano, con qualche sfumatura di prepotenza (tipico in realtà del suo stile politico) e decida di mettere su, in qualche giorno un disegno di legge che proprio per la sua delicatezza deve essere il più possibile partecipato, condiviso e ponderato. Francamente faccio fatica a pensare che la coscienza di Berlusconi sia stata improvvisamente e profondamente scossa dalla vicenda di Udine e che non vi sia sotto un’opportunismo politico tutt’altro che peregrino. Sono anni che il Senatore Marino, medico e uomo di profonda sensibilità, sta lottando per portare in parlamento una legge che stia attenta e certe questioni etico-scientifiche, e adesso,in pochi giorni, si cerca di risolvere il gap legislativo…mah!!
P.s Sono d’accordo con Angela. Credo che l’eutanasia sia il rovescio della stessa medaglia. E’ da tempo che l’uomo decide le sorti di un essere umano, nel bene e nel male “in barba” all’Onnipotente, di cui non possiamo conoscere i disegni…
Angela: sicuramente il vuoto legislativo esistente, è la prova che nessuno si è preoccupato di fare una legge finora, ma mi sembra che di Eluana se ne sia parlato ed anche tanto finora. Il motivo per cui nelle ultime settimane c’è stata un’accelerazione mi sembra sia da ascrivere alla volontà della famiglia di porre in esecuzione la sentenza (di morte) dei giudici e porre fine alla vita della figlia.
L’accanimento terapeutico è altrettanto sbagliato, forse, su questo mi trovi concorde. Ma non è questo il caso, mi sembra.
Nico: sono abbastanza d’accordo con te, il premier ha preso la palla al balzo per mettersi in mostra, anche con dei toni poco piacevoli e che provocano solo un acuirsi dello scontro istituzionale. Ma non gli si può dar torto circa il ragionamento che fa. La cosa antipatica, è che si mettono in ombra le proposte di legge sull’argomento che pure non mancano.
ringraziamo la chiesa cattolica che ci ha portato al punto di dover sperare che una persona muoia.
Approfitto del tono garbato di questa discussione per focalizzare alcuni aspetti:
Luciano, permettimi di porre nuovamente l’accento sull’attività del Senatore Ignazio Marino, che da anni cerca di introdurre il Testamento Biologico nella legge italiana, principio che, se fosse stato già norma, sicuramente avrebbe fatto chiarezza anche su questa vicenda. Purtroppo, e questo è solo il mio parere, nemmeno un governo progressista ha avuto il coraggio di firmare una legge che di fatto, potrebbe pregiudicare seriamente i rapporti col Vaticano. Ammesso che il nostro capo del governo abbia dalla sua una oggettiva e atavica situazione di vacatio legis, mi chiedo allora perchè solo in questa occasione si assiste a questa mobilità legislativa.
E’ tipico di Berlusconi mostrare i muscoli in situazioni di particolare enfasi emotiva(celebre il suo provvedimento “autarchico” sulla normativa anti sismica italiana, di fatto lacunosa e tutt’altro che esauriente); i risultati politici che lui otterrebbe da questa vicenda sono molteplici e tu sicuramente li avrai intuiti prima di me. Mi dispiace solo che molti italiani gli tengano bordone in forza di principi etici che, in realtà poco hanno a che fare con gli affari di palazzo. Morale: vedo solo tanta ipocrisia in lui e nei suoi galoppini, che continuano a porre la loro coscienza in primato rispetto a quella del papà di Eluana !!
Circa l’aspetto medico, non posso entrare in merito, ho capito però che in effetti qui non si parla di morte celebrale ma di stato vegetativo permanente. La differenza reale forse la conosce solo Eluana. E’ una NON MORTE o una NON VITA? In questo dubbio mi affido al padre che , sono certo, in tutti questi anni ha capito se la figlia vorrebbe che si proseguisse naturalmente il compito che la natura avversa ha iniziato 17 anni fa e che ancora non riesce a concludere. E’ chiaro che se io ragionassi nella mia condizione di sano (ringraziando il cielo), mai e poi mai vorrei che “si facesse buio per sempre”; tuttavia penso ad un caso avuto nella mia cerchia di conoscenti, qualche anno fa, quando un uomo di 97 anni, stanco ormai di vivere si è “lasciato lentamente morire” rifiutandosi tenacemente di mangiare, fino a farsi abbracciare serenamente da una morte che, forse per la prima volta in vita mia, non mi ha fatto paura.
Tolkien sosteneva, attraverso le sue storie mitiche, che la morte fosse un dono, un privilegio che Dio aveva riservato agli uomini. Quando penso a questa triste vicenda mi viene di pensare che qualcuno vuole privare Eluana di questo dono.
Naturalmente questa è’ la mia verità ma non posso pretendere che sia anche quella degli altri.
Grazie
No — mi pare che il tuo diagramma di flusso escluda un aspetto fondamentale, cioe’ la liberta’ di coscienza individuale. Tu prendi in considerazione solo lo Stato o la Chiesa…
Non è che prendo in considerazione solo loro, è che la libertà individuale non rende possibile – attualmente – togliere la vita ad una persona legalmente, per cui devi passare per forza dallo Stato (oppure far passare l’atto per un’altra cosa, che è illegale).
Quello che dici tu, nel diagramma, sarebbe una freccia che va dal “Non è considerata vita” al decisore “morte” direttamente.
In realtà potrebbe anche considerarsi che in quel punto del rombo, “morte” equivalga ad una decisione, ma ci devi sempre arrivare da un’istituzione che te lo consenta anche nel caso dell’eutanasia.
In effetti, faccio fatica anch’io a comprendere bene il tuo diagramma. Non sono un avvocato ma credo che il percorso del sig. Englaro sia stato impeccabile. Ha cercato di “corazzare” il suo gesto con una sentenza che lo proteggesse dall’accusa di omicidio e questa c’è stata. E’ stata ricostruita la volonta di sua figlia di rinunciare alle cure mediche (immagino che la ragazza venga si nutrita, ma attraverso presidi medici), quindi il suo gesto è stato considerato, al di là delle opinioni personali, legittimo da una istituzione, quale è la magistratura. A questo punto torniamo alle considerazioni già fatte sulle reali intenzioni politiche di Berlusconi…
Se non ho ben compreso le tue considerazioni, ti chiedo allora di chiarirle ancor meglio di come hai fatto.
Il diagramma si basa sul fatto che non c’è stata alcuna volontà scritta di Eluana Englaro nel dichiarare una sorta di “testamento biologico”, bensì solo una testimonianza di una persona e del padre che ha poi portato in aula e da cui è scaturita la decisione del giudice. Quindi non è vero che la cosa sia impeccabile: è legalmente valida, certo, ma eticamente – e moralmente – assolutamente eccepibile.
D’altronde, e torniamo al punto del precedente commento, senza la decisione del giudice non sarebbe stato possibile effettuare il “protocollo” che ha portato alla morte di Eluana, proprio in virtù del vuoto legislativo e della incertezza sulla volontà della ragazza. Il tutto è stato demandato alla singola decisione, che avrebbe potuto essere di segno opposto, per capirci.
Mi permetto di entrare nella discussione.
E’ la prima volta che entro in un blog e oggi è la seconda volta.
Il fatto che mi colpisce è l’assoluta indifferenza alla VERA sofferenza delle persone, conscia o inconscia che sia. Non posso pensare che che ci siano veramente persone che augurano o si augurano di proseguire una vita vegetale (e se conscia è ancora peggio) in cui l’unico scopo della sopravivenza è togliere la responsabilità di un vero atto caritatevole che spesso può essere anche l’eutanasia.
Per togliere ogni dubbio di cinismo vorrei che ognuno di noi si mettesse veramente nei panni di un padre o compagno di una persona in quello stato.
Comunque, per togliere ogni dubbio, facciamo tutti per iscritto un testamento biologico e, al di là dei credo, facciamo in modo che sia rispettato in nome di un libero arbitrio e di una democrazia vera.
Invito anche i cattolici, almeno per una volta nella storia, a rispettare pensieri e approcci diversi sulla vita e sulla sua genesi.
Grazie
Mi sentirei di andare oltre ai cavilli legislativi, alle “opportunita” politiche di abbracciare una tesi piuttosto che un’altra. In questa materia purtroppo il relativismo regna sovrano, il concetto di sofferenza fisica e psichica entra spesso in un corto circuito che riguarda aspetti solo “personali”. E’ fin troppo chiaro che la religione cattolica ha sempre esaltato la sofferenza come mezzo per raggiungere la “felicita’ eterna”. Io mi auguro e credo di non essere il solo che questo accadimento apra per lo meno la strada in tempi rapidi al testamento biologico e se e’ possibile ad una legge chiara che ammetta l’eutanasia con regole svincolate da pregiudizi religiosi
Non voglio più entrare nel merito della vicenda di Eluana la cosa migliroe che si può fare è tacere per rispetto, decidete voi se di Eluana o anche della famiglia.
Voglio però entrare nel merito di un disegno di legge completamente illiberale e non ancora totalmente, ma comunque troppo, allineato coi dogmi della chiesa che io non solo non riconosco ma rifiuto!
il disegno di legge prevede un testamento biologico che mi impedisce realmente di decidere della mia vita, fin ora abbiamo dibattuto su quanto l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione forzata fosse un desiderio di ELuana stessa o dei genitori,
ma questo disegno di legge di fatto mi impedisce di rinunciare all’alimentazione e all’idratazione forzata anche se lasciassi un documento ufficiale firmato e controfirmato dai vari notai , documento tra le altre cose alla sola portata di chi potrà permetterselo come sempre accade coi diritti in questo paese…
detto questo chiedo che ognuno esprima si il suo parere,
ma che sia lasciato al cattolico di vivere la sua vita vegetativa e a me di scegliere la mia sperata morte.
Alla fine è spirata e molto prima del previsto, quasi coscientemente avesse capito il guazzabuglio che stava agitando l’Italia.
Il mio pensiero in questo momento va a suo padre e al suo dolore, un padre che dignitosamente ha sopportato per 17 anni un dolore straziante, il dolore che solo un genitore che sa che sopravviverà alla sua progenie può provare.
Il dolore di un marito che ha in casa un altro malato grave (la moglie) eppure… si eppure bisogna aver rispetto di quell’uomo.
parliamoci chiaro se avesse ucciso sua figlia e avesse affrontato in tribunale le conseguenze (diversi fatti di cronaca del genere vengono pubblicati quasi ogni giorno) credo che la cosa avrebbe fatto molto meno clamore e si sarebbe risparmiato molte grane.
I giudici (la cronaca ci insegna) di fronte a queste situazioni sono spesso molto, molto clementi.
Eppure lui caparbiamente dignitoso nella sua onestà ha deciso di seguire l’iter legale per fare le cose perbene come si dovrebbe convenire in una società civile.
Società civile… ammesso che si possa chiamare tale la nostra società, dove una metà è pronta a darti dell’assassino e ignara a decidere per il tuo dolore e della tua famiglia in un atto di moralità asettica da sentimentalismi e gonfia di ipocrisia.
Una società dove il vicino di casa può morire tra l’assoluta indifferenza, rimanere dimenticato per mesi, ma accorgersi scocciati della sua dipartita solo perchè ha il pessimo gusto di decomporsi appestando l’aria.
Una società il cui sciacallaggio mediatico permette di pubblicare le foto di una splendida ragazza, un fiore di bellezza facendo credere a tutti che è quella la persona che sta agonizzando in un letto da 17 anni, senza speranze di miglioramenti di possibilità di tornare a vivere una vita che abbia motivo di essere vissuta.
Tutto questo però è anche stato il terreno di speculazioni di finto pietismo-moralistico dove un capo di governo ha detto che voleva difendere la cultura della vita continuando a procrastinare le sofferenze di una famiglia, accusando la stessa di volere la morte di una figlia “solo per togliersi un fastidio”.
Credo ancora in quel vecchio adagio che dice che prima di parlare bisognerebbe avviare il cervello, tuttavia non posso fare a meno di chiedermi come quella stessa persona possa nella sua sede istituzionale aver permesso, piuttosto che promosso, tagli che di fatto limitano a diverse persone, l’accesso a cure e mezzi che ne permettano una vita dignitosa e degna di essere vissuta (solo io vi vedo un paradosso?).
Mi rendo pienamente conto che ci sono cose che non si possono capire appieno se non ci sei dentro (mi riferisco all’avere gravi invalidi o malati terminali tra i propri cari), ma decidere arbitrariamente sull’altrui dolore in nome di un obiettività asettica, mi sembra poco umano.
Chiudo ponendo una domanda: come si può solo pensare che un padre possa decidere quel che il Sig. Englaro abbia deciso con dignità e onestà, travagliato da dubbi, con la leggerezza che qualcuno sostiene abbia adottato?
A tutte quelle persone, così sicure del fatto loro, che sostengono che un padre si sia eletto ad assassino di sua figlia, auguro umanamente che le loro convinzioni non debbano mai essere messe in discussione da un caso similare in famiglia; lo considererei un pegno troppo alto da pagare per suscitare in loro una più approfondita riflessione di quanto non siano stati in grado di fare fino ad oggi.
Sai qual’è la colpa che si contesta al Sig.Englaro? quello di averlo fatto legalmente e seguendo un iter burocratico, tutte cose che hanno evidenziato il vuoto legislativo che ne è emerso.
Vi invito a leggere i giornali e i fatti di cronaca degli anni scorsi costellati di “omicidi pietosi” perpetrati spesso con il pieno assenso “delle vittime” (caso Welby in primis) a cui i giudici hanno a loro volta pietosamente alleggerito la posizione degli imputati.
Questa è solo un altra disgraziata vicenda di cui la politica in generale, si occupa solo e unicamente degli effetti, ma non delle cause che l’hanno generata.
Del dolore della famiglia di Eluana non sembra veramente fregare niente a nessuno (parlo delle azioni non delle parole, con quelle chiunque ci si può riempire la bocca).
Ciao Eluana, finalmente hai finito di soffrire. Io accetto con tutto rispetto la decisione di quel papà che ha dedicato 17anni della sua vita alla sua bambina in stato vegetativo. Non gli faccio nessun processo , ma l’ammiro per il coraggio che ha avuto. I politici non hanno nessun diritto di decidere cosa voglio fare della mia vita oh in questo caso della vita di un essere caro.
Sarebbe meglio che i nostri politici si occupassero di delinquenti, stupratori, maffiosi etc etc dando a questi animali pene severe e non arresti domiciliari come per uno stupro o altre cose molto piu gravi. Auguro a tutti quelli che stanno processando questo povero papà di vivere quello che ha vissuto lui in questi 17anni e auguro a tutti i giudici che danno gli arresti domiciliari a stupratori, delinquenti che siano, di vivere le stessi sorti di chi è stato vittima di certi atti osceni. In quanto alla chiesa, meglio che si tenga al di fuori di tutto questo, basta guardare quanti preti pedofili ci sono in giro e lo dico da cattolico anche se non praticante.
Molti cattolici si riempiono spesso la bocca con frasi che parlano di perdono: perdono per chi stupra o ammazza e spesso portano come esempio Gesù o addirittura Caino. A questi dico solo che il Loro Gesù ha dimostrato la Sua immensa bontà nell’accogliere Eluana nel Regno dei Cieli. Mio fratello ha vissuto una grave malattia per più di 15 anni con un coraggio e un’intelligenza fuori dall’ordinario. L’aggravarsi della malattia e le complicazioni che sopraggiungevano sempre più gravi e che Lo abvrebbero portato a vegetare per il resto della Vita (di questo era consapevole come ne erano consapevoli i medici), lucido e cosciente ha fatto la Sua scelta, conscio che quello che stava facendo ci avrebbe lasciato in un grande dolore. Ancora oggi non riesco a capire se è più grande il dolore per la Sua perdita o per gli anni di sofferenza che ha vissuto. Sono sempre più convinta che la Sua scelta sia stata un’altra dimostrazione d’amore verso di noi. Ho vissuto con mamma e papà esperienze lunghe e drammaticamente dolorose: da parte loro dolore fisico e da parte mia dolore di “testa e di cuore” per essere incapace di alleviare le loro atroci sofferenze ed essere impotente davanti al loro dolore.
Convivo già con una malattia che mi porta a dipendere molto dagli altri e mi auguro solo che nell’eventualità di trovarmi al bivio del non ritorno io possa trovare il momento e la forza per farmi da sola raggiungere la mia pace. Spero sia presto possibile lasciare il Testamento Biologico ma nell’impossibilità ai miei cari ho già chiesto l’ultimo grande atto di amore: lasciarmi andare perchè sarò comunque sempre con loro. Quale sia il Dio in cui uno crede sono certa che Lui, quando sarà il momento, mi accoglierà come una figlia anche se per i terreni avvrò peccato. Lui solo può perdonare e non gli umani come me. Lui è al di sopra di tutti noi poveri uomini, pronti solo a puntare il dito sempre verso gli altri. Guardiamo dentro di noi e portiamo Rispetto agli altri. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, se lo sono chiesto questo chi non ha RISPETTATO il papà insultandolo e lanciandogli accuse.
Se in un modo o in un’altro ci siamo arrogati il diritto di parlare di Eluana in modo da tormentarVi o ferirVi, da me le più sincere scuse.
Siete stati e siete dei GENITORI stupendi. Un abbraccio da una mamma e nonna.
Grazie Eluana,
con la tua morte repentina hai dato dimostrazione al mondo di quanto il corpo, comandato dal cuore, sia tanto più intelligente del cervello, comandato dalla mente.
E hai portato allo scoperto l’ipocrisia di certi personaggi che si permettono di dare lezioni di vita agli altri gridando all’assassinio, quando si è trattato di sospenderti l’alimentazione forzata, e non esitano un istante a plaudire la predazione di organi, ben sapendo che un organo, per poter avere maggiori possibilità di attecchire, deve essere lasciato nel corpo del giovane, in coma per un incidente, il più a lungo possibile e che questo giovane viene UCCISO/ASSASSINATO nel momento in cui tutto è pronto per strappargli da dentro ciò che è SUO e SUO SOLTANTO.
(Nota: l’ultima frase del commento è stata tagliata per i contenuti potenzialmente offensivi. Per conoscere il contenuto si prega di contattare l’autore)
1)Da ingegnere a ingegnere (non informatico) : il diagramma di flusso é del tutto inappropriato a descrivere un’ argomento come la vicenda Englaro. Potrei dilungarmi nel dettagliare perchè , ma non voglio perdere tempo.
2)La vicenda Englaro è andata sulla cresta dell’onda. I portatori del pensiero debole hanno voluto mostrarci come, a loro avviso, si trattano gli infermi come Eluana.
E per essere più incisivi ci hanno dato un esempio pratico.
Siamo stati di fronte ad una persona in procinto di essere lasciata morire per fame e disidratazione, e che poi è realmente morta.
Non si può rimanere insensibili davanti a tutto ciò. Le prese di posizione pro-vita e pro-Eluana erano doverose e non sono in contraddizione con una fede autenticamente operosa. Non è da adolescenti manifestare pietosamente nel tentativo di salvare una vita, invece è frigido il pensare che non lo si debba fare.
3) Il genere di consensi che, in questo blog, riscuoti su questo argomento, dovrebbero farti riflettere.
Va bene il dialogo e le relazioni, ma il cristiano non cerca il consenso del mondo.
Adesso ho finito.
Prego la Vergine, perchè mi aiuti a credere, a bene operare ed a ben pensare.
“Il genere di consensi”? Ma hai letto bene i commenti? E’ mia la posizione in dissenso, evidenziata dalle conclusioni logiche del post e dall’andamento del diagramma (per quanto inappropriato). Le opinioni dei commentatori rispecchiano appunto quanto tu dici, e questo è un blog laico, anche se scritto da un cattolico (praticante, o almeno tento).
La terra bianca
…ad Eluana Englaro
il sospiro è il tuo sorriso,
la polvere è la tua terra bianca…
Il silenzio è quiete
e giace in sfondi infrangibili,
il silenzio lacrima
di tante meraviglie
che sanno di vita,
che sanno di morte,
che sanno
di assoluti sogni…
Accolti nel più-
di Maurizio Spagna
Si è consacrato
Il Rotoversi.com
La cultura poetica in linea con la vita…
Verso i nostri sogni riversi ma scritti per sempre-
Un raccoglitore di poesia on line-
Maurizio Spagna
http://www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
Scrittore e Poeta-
Il tuo articolo caro Giustini pecca di ideologismo soltanto un poco mascherato, dici:
“Rimane il fatto che in presenza di un vuoto legislativo le decisioni etiche sulla vita e la morte delle persone restano a prenderle i singoli giudici. E questo, a mio sentire, non mi sembra un gran segno di civiltà.”
Peccato che da vari anni si sia cercato di fare una legge sul testamento biologico che le gerarchie ecclesiastiche e i politici strumentalmente ad esse vicini abbiano affossato. Tacere di questo mi sembra grave.
Riguardo al tuo “diagramma di flusso” diciamo che è “confuso”?
Jerry, la legge va fatta e subito, su questo siamo d’accordo.
Sul resto, può darsi. Ma tu dimmi dove sarebbe confuso e perché.
SONO DACCORDO CON BEPPINO ENGLARO
Luciano mio che delusione….. a parte che il diagramma è fatto male perchè manca nel blocco di controllo “volontà” il flusso con “dichiarata volontà della persona di non proseguire la propria esistenza in uno stato vegetativo”, come nel caso specifico ha sentenziato la cassazione, ma soprattutto sono i due “motori” stato e chiesa a rendere il flusso incostintente e soprattutto indicano una visione del problema drogata dalla sovraesposizione mediatica.
Da un attento osservatore della realtà come te, mi sarei aspettato una bella analisi su un concetto che la nostra amata classe politica ha messo in campo nei drammatici giorni del caso Englaro, ossia “diritti disponibili” e “diritti non disponibili”.
Se cerchiamo la parola diritto su un vocabolario notiamo che mal si concilia con “non disponibile”
Infine caro Luciano da cattolico, forse ultimo sostenitore del concilio vaticano II, mi sembra che stiamo girando a vuoto. Attacchiamo la scienza quando trova strumenti per creare la vità,perchè sappiamo che la vita è di Dio, ma allo stesso tempo la sosteniamo quando allontana in maniera sicuramente innaturale una persone dalla sua morte o fine vita ( altro termine coniato nello stesso periodo).
Concludo lanciando un piccolo sassolino su altro termine che si sta trasformando: da qualche mese il termine “immigrato clandestino” è diventato su tutti gli organi di informazione nazionale “migrante”. Vista la larga unificazione di questo ed altri termini mi viene da pensare che siamo tornati alle veline.
Caro Michele, ti ringrazio del tuo commento. Mi sembra sia il primo qui. Benvenuto. 🙂
Non sono un avvocato e non mi occupo di diritto, ma cerco di ragionare, forse malamente, come molti, sulla vicenda. Il diagramma contempla i casi attualmente previsti, infatti il vuoto di cui tu parli non è poi corretto: Eluana non mi sembra che abbia espresso alcuna “volontà dichiarata” di morire, ma credo di ricordarmi fu una testimonianza a portare alla decisione, se non sbaglio. Dunque se è così il decisore “volontà” ha uno spigolo “non certa” che come vedi porta il discorso al nostro caso.
Riguardo alla presunta innaturalità, non mi trovi d’accordo: la Chiesa è contraria all’accanimento terapeutico tanto quanto alla morte indotta con la cessazione dell’alimentazione. Leggiti, se ti va e se hai tempo, il post sull’aborto. Il principio di alimentazione come scelta per determinare vita e morte è presente anche lì e, seppure spiegato male da un non esperto come me, forse può dare uno spunto per ulterori riflessioni.
A me, al di là, del tuo gradito commento, quello che spiace è che una persona intelligente come te si fermi all’importanza delle parole, quasi cercando di sfuggire a quella sostanza che esse sottendono, e che è ben più grave e importante 😉