Me ne stavo offuscato nei miei pensieri nel dopocena casalingo quando all’improvviso inizia a salire – come spesso mi accade – un mal di testa foriero di una notte insonne. Infatti così sarà. Andrò a dormire con l’emicrania e soprattutto, alle 6 della mattina – oggi – mi troverò con gli operai delle condutture in testa in animo di poggiare i tubi senza martello pneumatico: con la talpa per le montagne. Insomma una testa da non riuscire neanche a muoverla per quanto sia dolente. Decido di rimanere a letto, sperando che migliori. Un po’ migliora, ma a questo punto inizio a pensare (di nuovo!) a quali possano essere le cause. Se riesco a individuare le cause di questi tremendi malditesta, forse posso vivere un po’ meglio.
Diciamo che l’indiziato principale risiede nello stomaco: i solfiti, sostanza presente in molti vini. Ieri sera avevo bevuto vino. Forse qualcos’altro che non so, ognuno ha delle intolleranze alimentari, che se mischiate insieme possono avere effetti pesanti. Forse lo stress. Ma lo stress può provocare malditesta notturni? Non sono un medico, non saprei. Però c’è da dire che dormendo di più, il malditesta si affievolisce, il che forse è dovuto alla stanchezza, però asintomatica.
Mah. Intanto ho preso un’aspirina, ma non è molto efficace. Come purtroppo so già, devono trascorrere 24 ore prima che mi passi completamente l’emicrania.
2 thoughts on “Del mal di testa”
Egregio,
lei non dovrebbe neanche annusare il tappo della bottiglia: secondo il detto latino “nomen omen”, infatti, c’è un triste presagio che emerge anagrammando il suo nome di battesimo e il suo cognome, ovvero GIACI LI’, SU UN TINO, che è un po’ come dire “dormi sepolto in un campo di grano”. 😀
E se fosse tentato di mandarmi al diavolo, occhio al turpiloquio, anch’esso proibitivo: CONIUGAI INSULTI, infatti, è anch’esso un prodotto anagrammatico del suo nome! 😀
PS:Io per il mal di testa uso il Synflex 550: miracoloso, ne basta mezza compressa.
Egregia, sebben che il turpiloquio mi sia estraneo, l’ardire di dirglene qualcuna mi sale addosso! ;-))
Ma facendo i debiti scongiuri, posso assicurarle che tutto si risolve, dopo una giornata passata in serena tranquillità, ché è la quiete che più mi si addice, specialmente in venti di crisi.
Per il medicamento, la ringrazio, ma sono uso ad evitar qualsiasi ritrovato moderno, in quanto so per certo che ciò che è causa, è anche il problema, e non l’effetto. 🙂