Leggevo ieri su E-Polis, il giornale momentaneamente (si dice) free-press, nell’edizione distribuita a Roma, alla sezione Cinema:
“Andrea è un giovane di belle speranze (…) In cerca di un nuovo equilibrio si sottopone al noviziato, un periodo di esercizi spirituali per l’avviamento al sacerdozio (…) Andrea è scosso dagli incontri con il ribelle novizio Zanna, che accusa il sistema del noviziato e la stessa Chiesa di sfruttare la parola di Dio per acquisire potere e influenza.”
Il film in questione è In memoria di me, che ho visto l’altra sera, e sembra che il giornalista non sappia nemmeno di cosa sta parlando. La storia del protagonista non è un “periodo di esercizi spirituali”, e soprattutto men che meno il personaggio Zanna “accusa la Chiesa”. Ma dove? Forse gli sarà parso al giornalista, forse non ha capito o visto il film, forse gli sarebbe piaciuto a lui, che nel film ci fosse questa “denuncia” (?), ma nè nel film, nè nelle interviste rilasciate dal regista appare minimamente neanche una parte di quel che dice nella recensione. Rimandato, tendenzialmente a un corso di esercizi..di giornalismo.