Issigonis
«The public don’t know what they want; it’s my job to tell them.»
«An expert is someone who tells you why you can’t do something.»
«I don’t want bloody women driving my cars.»
–Alec Issigonis
Saturday, October 07, 2006
Rasoio di Occam
[In una dimostrazione o in un ragionamento] Tra le varie spiegazioni possibili di un evento, la più semplice è anche quella che ha maggiori possibilità di essere vera.
Monday, October 02, 2006
–Goethe
Monday, August 28, 2006
The Genius of the Crowd
There is enough treachery, hatred violence
absurdity in the average human being
To supply any given army on any given day
And the best at murder are those who preach against it
And the best at hate are those who preach LOVE
And the best at war – finally – are those who preach PEACE
Beware
The Average Man
The Average Woman
BEWARE their Love,
Their love is average, seeks average
But there is genius in their hatred
There is enough genius in their hatred to kill you
To kill anybody
Not wanting solitude
Not understanding solitude
They will attempt to destroy anything
That differs from their own
Not being able to create art
They will not understand art
They will consider their failure as creators
Only as a failure of the world
Not being able to love fully
They will believe your love incomplete
And then THEY WILL HATE YOU
And their hatred will be perfect
Like a shining diamond
Like a knife
Like a mountain
Like a tiger
Like hemlock
Their finest ART.
(video)
Wednesday, August 23, 2006
–Ennio Flaiano
Wednesday, August 16, 2006
“Tu non potrai mai vedere nulla più grande di Roma”
–Orazio, Carmen Saeculare, 11-12
–C. Baudelaire
Wednesday, February 22, 2006
–Gottfried Whilhem Leibniz
(courtesy by .mau.)
Friday, February 03, 2006
–Stephen Stills
Wednesday, December 28, 2005
No: è solo perchè ci vuole molto tempo per decidersi a mostrarsi così come siamo davvero, per liberarci dalla preoccupazione di quel che viene ammirato e di quel che prima avevamo cercato di imitare, costringendoci a pensare che andava bene così, malgrado la segreta sensazione della propria diversità.»
–Paul Leautaud
Saturday, December 03, 2005
–P. Neruda
Friday, June 17, 2005
–Oscar Wilde
Wednesday, April 13, 2005
–Hermann Hesse, Demian
Thursday, January 13, 2005
–Greta Garbo
Friday, December 31, 2004
Sunday, December 26, 2004
–Henri de Regnier
–Karl Kraus
Thursday, October 21, 2004
–Matteo Molinari
Sunday, August 22, 2004
mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi.»
–Bertrand Russel
Saturday, August 21, 2004
e poi ti spiega la lezione.»
–Vernon Lan
«Bisogna somigliarsi un po’ per comprendersi; ma bisogna essere un po’
diversi per amarsi.»
–Paul Géraldy
Friday, July 16, 2004
«Bene, un miracolo è un evento che ha una bassissima probabilità di accadere.»
–Giulio Natta (Premio Nobel per la Chimica)
Thursday, September 11, 2003
–Cypher (“The Matrix”)
–Spad
adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava. Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati , ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t’erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio. Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta. Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo. Lavati i denti. Non perder tempo con l’invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso. Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente dimmi come si fa. Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta i vecchi estratti conto. Rilassati. Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più nteressanti che conosco ancora non lo sanno. Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant’anni. Forse ballerai
con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro. Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E’ il più grande strumento che potrai mai avere. Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno. Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo. Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro. Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno. Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane. Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca. Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant’anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga. Ma accetta il consiglio… per questa volta.»
–Larry (“The Big Kahuna“)
— William Shakespeare (“Otello”)
Wednesday, September 03, 2003
Poi, un giorno, lei disse: -Ti odio- e piansero. Ma non insieme.
-Cos’è accaduto a quell’amore che dicevamo non sarebbe mai morto?- domandò lei.
-E’ morto- rispose lui.
— Charles M. Shultz
Saturday, August 16, 2003
— Fjodor Michailowitsch Dostojewski
Tuesday, August 05, 2003
«Non è facile. Non c’è più concorrenza. Siamo un’azienda unica. La Rai è diventata una dependance».
Che differenza c’è fra Rai e Mediaset?
«In Mediaset sono più chiari. Dicono: dobbiamo fare otto milioni? Facile: tette e culi. In Rai ti dicono: siamo il servizio pubblico. Alla seconda puntata ti dicono: “Bello eh? Bello! Ma porca miseria dobbiamo fare mezzo milione in più. Possiamo mettere una tetta o un culo?”. Ma la qualità? “E che sarà mai un culo”».
Esempi di voltagabbana
«La mia amica Paola Perego ha fatto una cosa divertente. Una volta si sentiva già in Rai e cominciò a dire che in Mediaset lavorano solo quelle che la danno a tutti. Poi le trattative purtroppo si sono interrotte e lei è dovuta rimanere là, in mezzo a quelle che la danno a tutti».
Un serio professionista conosce la mappa delle amanti.
«Ci sono programmi che hanno una concentrazione altissima di amanti. Ci sono alcune persone molto furbe in Rai che dicono: datele a me le amanti, le prendo tutte io. Tre amanti in un programma sono una sicurezza».
Una battuta: ha 70 anni, la sua fidanzata attuale ne ha 20 (si parla di Boncompagni).
«Gianni se incontra una donna tipo “Ho trent’anni e non mi sento realizzata” si butta dalla finestra. Lui ha bisogno di compagne che gli dicano: “Porca miseria, domani mi interrogano sulle capitali e non le so”. E lui dice: “Dai, ripassiamole insieme”».
Conosci Berlusconi?
«L’ho incontrato una volta in un ristorante. Si alzò in piedi per salutarmi e io gli dissi: “Stia comodo, la prego”. E lui disse: “Ci mancherebbe altro”. E lì ho capito che era un gran paraculo. D’Alema non si sarebbe alzato. A malapena avrebbe salutato».
Tratto da> Interviste, a Giancarlo Magalli, a cura di Claudio Sabelli Fioretti
Wednesday, July 23, 2003
— Corrado Alvaro
Friday, June 20, 2003
Dialogo tra Smith e Neo (alla stazione di polizia)
«A quanto pare lei sta vivendo due vite distinte. In una di queste lei e’ Thomas E. Anderson, programmatore per una rispettabile societa’ di informatica. E’ iscritto alla previdenza sociale, paga regolarmente le tasse, e…. aiuta le vecchiette gettando per loro l’immondizia. Un’altra vita lei la passa al computer. E’ una celebrita’ tra gli hacker col soprannome di Neo, e di fatto ha commesso ogni crimine informatico concepibile e attualmente perseguibito. Una di queste vite ha un futuro. L’altra invece no.»
Dialogo tra Morpheus e Neo (stanza dell’appartamento provvisorio, prima di scollegare Neo):
«E’ tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l’avverti, è un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto.»
Dialogo tra Morpheus e Neo (programma di addestramento contro gli agenti):
«Matrix e’ un sistema, Neo, e quel sistema e’ nostro nemico. Ma quando ci sei dentro, ti guardi intorno e che cosa vedi? Uomini d’affari, insegnanti, avvocati, falegnami, le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finche’ non le avremo salvate queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non e’ pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono cosi’ assuefatti, cosi’ disperatamente dipendenti dal sistema che combatterebbero per difenderlo. Mi stai ascoltando, Neo, o guardi la ragazza col vestito rosso? .. Girati… Blocca! »
«Questa non e’ Matrix»
«No. E’ un altro programma di tirocinio studiato per insegnarti una cosa. Se non sei uno di noi sei uno di loro»
«Chi sono loro?»
«Programmi senzienti. Si muovono, entrano ed escono da qualunque software rimanendo integrati nel sistema. Il che significa che chiunque non sia stato liberato da noi, e’ potenzialmente un agente. All’interno di Matrix, lo sono tutti. E non lo e’ nessuno. Siamo sempre sopravvissuti nascondendoci e fuggendo da loro. Sono i guardiani, i custodi di ogni accesso, ne hanno tutte le chiavi. Per questo spetta a qualcun altro, a qualcun altro affrontarli.»
Dialogo tra Mouse e Neo (stanza da pranzo, Nebuchadnezzar):
«Negare i nostri impulsi primordiali e’ negare la sola cosa che ci rende umani»
Dialogo tra Morpheus e Neo (quest’ultimo uscito dalla stanza dell’oracolo)
«Quello che ti ha detto e’ per tua utilita’, e tua soltanto»
Dialogo tra Neo e Trinity:
«Oh, un deja vu.» «Che cosa?» «Un deja vu. E’ un’imperfezione di Matrix, capita quando cambiano qualcosa.»
Dialogo tra Smith e Morpheus (prima dell’interrogatorio):
«Ti sei mai fermato un attimo a osservarlo, ad ammirare la sua bellezza… la sua genialita’: miliardi di persone che vivono le proprie vite inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale, dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, contenti? Fu un disastro. Nessuno si adatto’ a quel programma, andarono perduti interi raccolti (di esseri umani, N.). Tra noi ci fu chi penso’ ad …errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale. Ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realta’ di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava di liberarsi. Ecco perche’ poi Matrix e’ stata riprogettata cosi’, all’apice della vostra civilta’. Ho detto vostra civilta’ di proposito.»
— Morpheus (Matrix)
Monday, March 03, 2003
ad un riflesso confuso nell’acqua.
Ma l’immagine che da origine a quel riflesso,
è soltanto una.
— Ivo Nardi
Sunday, February 23, 2003
— F. Scott Fitzgerald
«Io credo che il nostro Padre celeste abbia inventato l’uomo in quanto insoddisfatto della scimmia»
— Mark Twain
«Dovere,n.: quello che ci sospinge severamente nella direzione del profitto, lungo la linea del desiderio»
— Ambrose Bierce (dal “Dizionario del diavolo”)
«Comunicare con un ingegnere e’ piu’ difficile che comunicare con i defunti»
— Lorren ‘Rus’ Stiles, Sr.
Friday, December 20, 2002
— Marcello Dell’Utri?
Friday, November 22, 2002
— Tagline anonima letta su Slashdot.orgFriday, October 18, 2002
— Francesco CostaWednesday, October 16, 2002
— Bill Gates
(…) E’ saper stare di fronte all’eternità, non scambiare la vita per una corsa
inquieta contro il tempo, ad esempio.»
— Fernand Braudel
«Non può un uomo qualunque fare del qualunquismo »
— Giovanni Trapattoni
«La new economy è una cosa molto seria nei suoi effetti. Mai nella storia
del capitalismo si era assistito a uno spostamento così rapido e colossale
e spesso arrischiato di mezzi finanziari, mai tante persone si erano decise a
puntare somme enormi sul futuro, mai tanti giovani avevano pensato di avere delle
occasioni così splendide a portata di mano e mai, come conferma la prima
ondata di fallimenti delle imprese elettroniche, tante persone apparentemente
ragionevoli avevano investito il loro patrimonio e quelli dei parenti e anche
degli eredi senza fare un minimo di conti sul costo per il lancio delle loro
aziende, sul costo della pubblicità e sulla concorrenza dei più forti
»
— Giorgio Bocca (“Pandemonio-Il Miraggio della New Economy”, Mondadori, 2000)
«La gente crede che gli economisti, gli esperti di economia, siano delle
persone utili e innocue, e invece sono spesso dei pazzi che distillano
le loro frenesie ispirandosi a qualche scribacchino morto prima di loro,
ma riescono sempre perché il potere degli interessi costituiti è
sempre vincente su quello delle idee.
»
— John Maynard Keynes
«Non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è pranzato bene»
— Virginia Woolf
«Solo i mediocri non giudicano dalle apparenze»
— Oscar Wilde
«Chi comanda la parola, comanda gli uomini»
— Gabriele D’Annunzio
Monday, October 14, 2002
— Friedrich Nietzsche
Wednesday, October 02, 2002
The Onion: Is there a God?
William Shatner: There is, but we don’t know where. Or who. And, indeed, why.