Uno storico protestante rivela l’influenza della Massoneria nella Spagna attuale
Secondo César Vidal è incompatibile con la religione cristiana
MADRID, venerdì, 28 gennaio 2005 (ZENIT.org).- Per comprendere quanto sta accadendo in Spagna bisogna tener conto della storia e della realtà attuale della Massoneria, ha concluso una ricerca pubblicata recentemente dallo storico protestante César Vidal.
Direttore del programma “La Linterna” della catena radiofonica COPE (della Conferenza Episcopale Spagnola), Vidal ha appena scritto il libro “Los masones: la historia de la sociedad secreta más poderosa” (“I massoni: storia della società segreta più potente”, pubblicato in Spagna da Planeta).
L’opera affronta, tra le altre cose, la questione dell’influenza massonica negli avvenimenti più importanti della storia spagnola recente, soprattutto quella degli ultimi mesi, da quando cioè, nel marzo scorso, è stato eletto il Governo del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE).
Secondo lo storico, che ha conseguito il dottorato in Storia, Filosofia e Teologia, è laureato in Giurisprudenza ed insegna Storia presso la Logos University degli Stati Uniti, “la corrente laicista promossa dal Governo presieduto da José Luis Rodríguez Zapatero condivide in misura massiccia il sorpassato anticlericalismo della Massoneria”, riferisce l’agenzia “Veritas”.
Vidal ha anche dichiarato che i massoni hanno un ruolo importantissimo nell’Unione Europea, dal momento che “il disegno di legge della Costituzione Europea è stato promosso da un massone”, Giscard D’Estaing, “che ha escluso la menzione delle radici cristiane del continente ed ha inoltre insistito sull’inserimento di un articolo che sottomette le Chiese alle varie Nazioni ma libera da quest’onere le ‘organizzazioni filosofiche’”.
Quanto all’influenza massonica nella storia della Spagna dell’ultimo secolo, è stata per Vidal “ripetuta e deplorevole”.
Alla Massoneria, infatti, “bisogna attribuire un ruolo molto rilevante nei processi indipendentisti di Cuba e delle Filippine, nelle campagne anticlericali e laiciste, nell’erosione della monarchia parlamentare della Restaurazione ricorrendo anche al terrorismo, nella proclamazione della seconda repubblica, e, soprattutto, nella redazione di una Costituzione repubblicana che ha provocato una frattura sociale che ha portato alla guerra civile”.
Lo storico protestante ha quindi ricordato come Rodolfo Llopis, massone e socialista, sia diventato segretario generale del PSOE e abbia promosso “la legislazione educativa anticristiana della seconda repubblica”, così come scandali come quello del Banco Ambrosiano siano “direttamente legati all’azione dei massoni”.
Il Gran Maestro del Grande Oriente Spagnolo, inoltre, è il dottor Josep Corominas, deputato del PSOE, così come nella commissione speciale di cinque membri che ha consolidato la posizione di Felipe González a segretario generale del PSOE figuravano tre massoni (uno di loro futuro presidente del Senato). Stesso discorso per il nonno di Rodríguez Zapatero, anch’egli massone.
Circa le origini della Massoneria, Vidal ha sottolineato come queste risalgano alla fine del XVII secolo e agli inizi del XVIII, “quando gruppi di persone attirate dalla gnosi occultista fondarono luoghi di riunione nei quali, presumibilmente, questa veniva trasmessa”.
“I massoni si rifanno sicuramente ad origini che portano alle religioni pagane, alla gnosi, ad un personaggio inesistente dell’epoca di Salomone e anche ai druidi”, ha aggiunto.
Anche se i massoni lo negano, per Vidal “è certo” che la cosmovisione massonica non sia “quella tipica di una società filantropica come spesso sostengono, ma quella di una religione”, il che spiega le “ripetute condanne” da parte della Santa Sede e delle altre confessioni cristiane, “che ritengono l’appartenenza alla Massoneria incompatibile con il Cristianesimo”.
La Massoneria potrebbe quindi definirsi per lo storico come “una società segreta, con un struttura iniziatica, una cosmovisione gnostica ed un’organizzazione che facilita il fatto che i membri si aiutino al momento di occupare posti importanti nella società”.
Anche se la percentuale dei massoni è oggi molto bassa – in Francia si afferma che non superino lo 0,6% della popolazione –, questo non ha impedito loro “di controllare l’Internazionale socialista o di espandersi nella destra attraverso personaggi come Giscard D’Estaing”, ha proseguito.
La presenza massonica, ha concluso, è evidente in tutti i settori, anche se ce ne sono alcuni che “sono sempre stati oggetto di interesse da parte dei massoni”, come la politica. Il loro peso non è comunque inferiore nel mondo della comunicazione, così come sono interessati “ai settori dell’insegnamento, della giustizia e delle Forze Armate”.
Secondo César Vidal è incompatibile con la religione cristiana
MADRID, venerdì, 28 gennaio 2005 (ZENIT.org).- Per comprendere quanto sta accadendo in Spagna bisogna tener conto della storia e della realtà attuale della Massoneria, ha concluso una ricerca pubblicata recentemente dallo storico protestante César Vidal.
Direttore del programma “La Linterna” della catena radiofonica COPE (della Conferenza Episcopale Spagnola), Vidal ha appena scritto il libro “Los masones: la historia de la sociedad secreta más poderosa” (“I massoni: storia della società segreta più potente”, pubblicato in Spagna da Planeta).
L’opera affronta, tra le altre cose, la questione dell’influenza massonica negli avvenimenti più importanti della storia spagnola recente, soprattutto quella degli ultimi mesi, da quando cioè, nel marzo scorso, è stato eletto il Governo del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE).
Secondo lo storico, che ha conseguito il dottorato in Storia, Filosofia e Teologia, è laureato in Giurisprudenza ed insegna Storia presso la Logos University degli Stati Uniti, “la corrente laicista promossa dal Governo presieduto da José Luis Rodríguez Zapatero condivide in misura massiccia il sorpassato anticlericalismo della Massoneria”, riferisce l’agenzia “Veritas”.
Vidal ha anche dichiarato che i massoni hanno un ruolo importantissimo nell’Unione Europea, dal momento che “il disegno di legge della Costituzione Europea è stato promosso da un massone”, Giscard D’Estaing, “che ha escluso la menzione delle radici cristiane del continente ed ha inoltre insistito sull’inserimento di un articolo che sottomette le Chiese alle varie Nazioni ma libera da quest’onere le ‘organizzazioni filosofiche’”.
Quanto all’influenza massonica nella storia della Spagna dell’ultimo secolo, è stata per Vidal “ripetuta e deplorevole”.
Alla Massoneria, infatti, “bisogna attribuire un ruolo molto rilevante nei processi indipendentisti di Cuba e delle Filippine, nelle campagne anticlericali e laiciste, nell’erosione della monarchia parlamentare della Restaurazione ricorrendo anche al terrorismo, nella proclamazione della seconda repubblica, e, soprattutto, nella redazione di una Costituzione repubblicana che ha provocato una frattura sociale che ha portato alla guerra civile”.
Lo storico protestante ha quindi ricordato come Rodolfo Llopis, massone e socialista, sia diventato segretario generale del PSOE e abbia promosso “la legislazione educativa anticristiana della seconda repubblica”, così come scandali come quello del Banco Ambrosiano siano “direttamente legati all’azione dei massoni”.
Il Gran Maestro del Grande Oriente Spagnolo, inoltre, è il dottor Josep Corominas, deputato del PSOE, così come nella commissione speciale di cinque membri che ha consolidato la posizione di Felipe González a segretario generale del PSOE figuravano tre massoni (uno di loro futuro presidente del Senato). Stesso discorso per il nonno di Rodríguez Zapatero, anch’egli massone.
Circa le origini della Massoneria, Vidal ha sottolineato come queste risalgano alla fine del XVII secolo e agli inizi del XVIII, “quando gruppi di persone attirate dalla gnosi occultista fondarono luoghi di riunione nei quali, presumibilmente, questa veniva trasmessa”.
“I massoni si rifanno sicuramente ad origini che portano alle religioni pagane, alla gnosi, ad un personaggio inesistente dell’epoca di Salomone e anche ai druidi”, ha aggiunto.
Anche se i massoni lo negano, per Vidal “è certo” che la cosmovisione massonica non sia “quella tipica di una società filantropica come spesso sostengono, ma quella di una religione”, il che spiega le “ripetute condanne” da parte della Santa Sede e delle altre confessioni cristiane, “che ritengono l’appartenenza alla Massoneria incompatibile con il Cristianesimo”.
La Massoneria potrebbe quindi definirsi per lo storico come “una società segreta, con un struttura iniziatica, una cosmovisione gnostica ed un’organizzazione che facilita il fatto che i membri si aiutino al momento di occupare posti importanti nella società”.
Anche se la percentuale dei massoni è oggi molto bassa – in Francia si afferma che non superino lo 0,6% della popolazione –, questo non ha impedito loro “di controllare l’Internazionale socialista o di espandersi nella destra attraverso personaggi come Giscard D’Estaing”, ha proseguito.
La presenza massonica, ha concluso, è evidente in tutti i settori, anche se ce ne sono alcuni che “sono sempre stati oggetto di interesse da parte dei massoni”, come la politica. Il loro peso non è comunque inferiore nel mondo della comunicazione, così come sono interessati “ai settori dell’insegnamento, della giustizia e delle Forze Armate”.
6 thoughts on “L’influenza della Massoneria nella Spagna”
Francamente, questo agitare il fantasma della Massoneria dietro i rigurgiti anticattolici mi lascia sempre perplesso. Io non so realmente quale influenza possa avere questo tipo di “lobby” in più rispetto a qualche altro. Se la mettiamo così, i Radicali cosa sono?
Contano più queste minoranze, o la vita della gente vera?
Tra l’altro, pensa a quel corrispettivo cattolico che, nell’immaginario dei mass-media, sarebbe l’Opus Dei: c’è chi si immagina addirittura di una sorta di papato parallelo, fedele e conservatore, quasi come per i Gesuiti…
Fosse davvero così, i cristiani “veri” dove sarebbero?
Sono d’accordo con te nel limitare l’influenza della massoneria specialmente per quanto attiene l’ondata anticattolica in Spagna, le cui origini forse vanno cercate altrove (e non molto lontano, penso 😉
Però non mi trovo del tutto conciliante nel ridurre la portata delle azioni di queste “minoranze”: perché se è vero – come è vero – che sono in grado di imporre i loro uomini nei posti chiave, hanno un’importanza ben maggiore di quanto il loro ruolo naturale lascerebbe supporre.
Per i radicali, preferisco non commentare. Mi disgustano profondamente da sempre, quindi lascio agli altri il piacere di esprimere opinioni che non siano solo la ricerca del loro voto (come il nostro premier).
A noi piace solo la massoneria che fa contenta la Chiesa… 🙂
(il fu oiraid)
ciao luciano
Piacerà a te. A me non piace neanche quella. 🙂
Segnalo l’opera di Michele Allegri “Dossier: i nuovi Templari”, casa editrice http://www.italianova.net. L’autore scrive anche in un blog nel quale lancia alcuni spunti interessanti sotto il profilo storico ed esoterico. […]
Cordiali saluti,
Ilvano Rubecchi
Gentile sig. Rubecchi, le ho pubblicato il commento, togliendo le parti più pubblicitarie, ma le ricordo che i commenti non dovrebbero servire a farsi o a fare pubblicità. Grazie.