Poi qualcuno dice perché i romani sono così: abituati fin da piccoli a convivere con polizia, carabinieri che ci circondano in continuazione, siamo quasi abulici. Quando senti una sirena, vedi tutti i turisti che si allarmano, mentre il romano lo riconosci perché continua a passegiare imperturbabile. Per non parlare di tutti i vari altri corpi, le auto blu, quelle dei diplomatici, quelle blindate, le auto civette, le scorte, le statali, le moto, i carabinieri a cavallo, i corpi militari, le rappresentanze, le auto del Vaticano, ecc. 🙂
La macchina della polizia che in curva (lanciata a circa 60 Km/h) ti liscia per un pelo è normale amministrazione. Basta calcolare le loro traiettorie preventivamente.
Stare al centro di Roma, avere una cellulare dotato di una fotocamera, alle volte, può consentire qualche emozione in più: eccomi improvvisato fotoreporter alla manifestazione per la pace di ieri. In realtà, avere i reparti in schieramento antisommossa alla mia sinistra (nella foto sotto, sono quelli verdi), i reparti della polizia sempre in tenuta antisommossa davanti (si vedono davanti al corteo), una trentina (!) di camionette blindate che circondavano il corteo e due elicotteri (due) che volteggiavano sopra non dava esattamente la sensazione di ua manifestazione…”pacifica” e non mi predisponeva alla serena ripresa di foto che volevo svolgere. La tensione nell’aria si tagliava col coltello.
Se qualcuno voleva andare verso il Senato, mi sa che doveva cambiare idea…
Altre foto qui.
Veniamo a temi più sereni..
Ed ecco il libro di Giuseppe: l’ho trovato alla Feltrinelli, in buona compagnia. I commessi erano stati preavvisati.
Interessante bibliografia..
3 thoughts on “Il Sabato del Cellular-fotografo”
Che ci facevi sopra Baires?
Bravo! Queste foto trasudano, tra le altre cose, un senso di esiziale perplessità e insieme d’ironia. Oltretutto ti sono pure venute bene, ma che cellulare è?
In effetti più che una manifestazione per la pace sembra uno schieramento militare, deve essere stato terribile.
Comunque ho visto in tv che manipoli di violenti volevano assaltare Palazzo Chigi, un’ azione la cui riuscita, però, sembra improbabile.
In questi casi non si sa mai se tali notizie siano vere o false, se i presunti manipoli violenti siano tali oppure creati ad hoc per soddisfare un’opinione pubblica sempre più avida di sapere se c’è veramente le necessità di smuovere tutte queste risorse di Polizia.
A proposito di scorte, sirene e luci lampeggianti, qualche sera fa la piazza del Pantheon brulicava letteralmente di poliziotti e carabinieri: erano dappertutto, in divisa d’assalto; c’era pure un enorme camion blindato nero, con dentro guardie armate, adornate da mitra giganteschi (così ho potuto vedere attraverso il vetro un pò oscurato); insieme ai poliziotti armati, un paio di fotografi. Ero con due amici di Milano, che mi guardavano allibiti e perplessi, perché in effetti pareva un assedio. “Eh” mi azzardo a chiedere al poliziotto “mi può dire che succede?” (la mia curiosità è proverbiale), “C’è Berlusconi a cena, da Fortunato..” Eh, sì, era proprio Silvio Berlusconi, che si stava mangiando una carbonara…!
Che dicevi, di Roma…? Siamo andati a mangiare pure noi….
Un salutone
Bèè…Francesco Giorgino non può essere definito una buona compagnia; Severgnini si, apparte il difetto di essere interista, ma si sa: nessuno è perfetto!! 🙂