Questa mattina mi trovavo per una visita in Vaticano (cose meravigliose), e mentre mia madre invocava i vari santi sia per visione diretta sia per tentare di comprendere ed accettare lo splendore che, ai suoi occhi, si era incredibilmente accumulato nei secoli di vita dello Stato Città, mentre dicevo percorrevamo luoghi dove si parla di Raffaello, Michelangelo, Bernini, e altri geni, non già per esposizione ma per creazione diretta, abbiamo incontrato un anziano ed arzillo francescano, che sorridendo ci ha salutato e si è intrattenuto con noi qualche secondo. E’ un latinista (più precisamente, è IL latinista della Santa Sede), sicché gli auguri ce li ha fatti in latino. Accomiatandoci, un amico che lo conosce bene ne tessuto pubblicamente le lodi, e questo strano francescano vestito in modo bizzarro, ha sorriso ancorpiù, e guardandoci negli occhi ha detto “Ahah, noi non siamo un niente, ricordatevelo!!”, ed è andato.
Stavo ripensando anche a questo, mentre leggevo che oggi da tutt’altra parte del mondo si commemorano le 200.000 vittime di uno dei più spaventosi eventi naturali che dimostrano l’assunto di cui sopra.
2 thoughts on “Tutto quello di cui abbiamo bisogno”
Non so che pensare: “non siamo niente” mi aiuta a ridimensionare molti assunti che sono in verità poco significativi (forse solamente espressione di nostre incapacità) e poi mi far venire in mente una totale svalutazione dell’essere umano..ripeto: non so come prenderelo
mah, sai va anche contestualizzato: di fatto, il frate stava rispondendo alle lodi di questo nostro amico, il che lo ha fatto imbizzarrire ed ha risposto cosi’, come a dire che queste lodi erano per lui vuote parole. :=)
Solo che l’ha detto usando una tale forza che faceva contrasto con tutto quello splendore intorno, e quindi mi ha doppiamente colpito. 🙂