Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

London

Gli attentati di Londra sono stati terribili, e le reazioni sono sdegnate un po’ in tutt’Europa. Sicuramente, la situazione è esasperante, da qualsiasi punto di vista la si cerchi di esaminare, che sinceramente, le opinioni sono poco convincenti da tutte le parti. Resta solo l’angoscia e la disperazione della gente comune, quella che cerca di vivere una vita normale, nonostante tutto.
Mi scrive una mia amica da Varsavia (i polacchi mi sembrano sempre più sensibili degli altri popoli europei):

Hope you are in better mood than me today. Bad day in work, bad in home, bad because of news from London. I feel weak as a baby.
People are so cruel!

Scrive Storiedime nel commento al post di .mau.:

Non solo io li sento più degli altri due, ma ora mi sembra che si sia avviato un conto alla rovescia, e che sia solo una questione di tempo. Fra l’altro, lavorando a Roma, nella zona degli uffici e del potere economico, e con l’ufficio sopra la fermata della metro, beh, credimi, per la prima volta in vita mia ho paura. Non ce l’ho avuta manco quando ero nel Medio Oriente in zone non propriamente calme. Adesso, invece, provo vera paura. E già sono fortunata a non dover prendere mezzi pubblici.

A proposito, la mia risposta all’amica polacca:

About London, it’s very terrifying. But we’re trying to be calm, since the next target, as now we all fear, is Rome.

The three main nations participating to the Iraqi war with USA are: Spain, United Kingdom, and Italy. Now we’ve had the blasts in Madrid (capital of Spain), then in London (capital of UK). (…)

Per la prima volta ho detto a mia madre: “Se puoi, evita di prendere la metro, per un po’ almeno. Fino alle prossime elezioni.”
A Roma non si parlava d’altro, oggi. Speriamo non accada mai.

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