(Il post è stato aggiornato dalla sua pubblicazione)
Vi voglio mettere a parte di un’iniziativa positiva che, una volta tanto, ha per protagoniste le istituzioni – in particolare un ente pubblico, e un piccolo impegno che mi riguarderà presso la Regione Lazio.
Sono stato invitato ad entrare in un gruppetto di esperti, circa 20 persone a livello regionale, nell’ambito del progetto di formazione di un comitato di indirizzo per le aree di competenza dei distretti industriali e produttivi del Lazio. In particolare io sarò chiamato a intervenire per il settore dei Nuovi media. Insomma una bella sfida e un’ottima occasione di confronto!
A partire dai documenti operativi, dovremo riunirci per un Focus group, scambiandoci idee ed indicazioni per un risultato che opera sotto la direttiva europea S3 (Smart specialisation strategy), che è diventata mandatory per ogni livello Regionale europeo. Per il Lazio l’ente che si occupa di questo è la Filas, che gestisce la filiera dei finanziamenti e dei fondi strutturali alle imprese, e Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Di seguito qualche spiegazione in più sulla cosa (se avete la pazienza di leggere, il testo è un po’ in burocratese).
Sono benvenute osservazioni, suggerimenti, critiche, domande nei commenti o in email (Contatti)
P.S. Come promesso, il post è aggiornato con le slide del mio (breve) intervento.
Addendum. Sull’argomento si può leggere l’ottimo articolo di Michele Vianello Horizon 2020: cinque principi per superare una visione quantitativa della smart city
EU Inforegional policy
Smart Specialisation Strategy
Il concetto di Smart Specialisation Strategy (S3 o SSS) è stato elaborato a livello europeo e indica strategie d’innovazione – flessibili e dinamiche – concepite a livello regionale ma valutate e messe a sistema a livello nazionale con l’obiettivo di:
– evitare la frammentazione degli interventi e mettere a sistema gli sforzi in materia di sostegno all’innovazione,
– scoraggiare la tendenza a distribuire l’aiuto pubblico uniformemente rispetto ai settori produttivi senza tenere adeguato conto del loro posizionamento strategico e delle prospettive di sviluppo in un quadro economico globale,
– sviluppare strategie d’innovazione delle imprese e dei settori produttivi regionali legate alle filiere internazionali del valore.
Cosa comporta nel concreto e chi se ne occupa?
Il nuovo ciclo di programmazione della Politica di Coesione 2014-2020 prevede, come condizione ex ante per l’utilizzo delle risorse comunitarie, che le autorità nazionali e regionali mettano a punto strategie di ricerca e innovazione per la “specializzazione intelligente”, al fine di consentire un utilizzo più efficiente dei fondi strutturali e un incremento delle sinergie tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali.
Le Regioni di tutti gli Stati membri sono chiamate a redigere un documento che delinei, a partire dalle risorse e dalle capacità di cui dispongono, la propria Smart Specialisation Strategy, identificando i vantaggi competitivi e le specializzazioni tecnologiche più coerenti con il loro potenziale di innovazione e specificando gli investimenti pubblici e privati necessari a supporto della strategia e in particolare nelle attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione.
A tal fine l’impegno deve essere orientato a rafforzare il tessuto istituzionale e amministrativo locale, coinvolgere gli attori del territorio e valorizzare le esperienze già in corso, a partire dai risultati del precedente periodo di programmazione.
Quali attività sono previste a supporto della Smart Specialisation Strategy?
Al fine di accompagnare le Regioni nella definizione di strategie di specializzazione che rispondano alle richieste della nuova Politica di Coesione e agli obiettivi comunitari della Strategia Europa 2020, il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Economica (DPS) del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha promosso, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), il progetto “Supporto alla definizione e attuazione delle politiche regionali di ricerca e innovazione (Smart Specialisation Strategy)“, gestito da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa).
L’obiettivo è supportare le amministrazioni regionali nel delineare e implementare la propria SSS attraverso: la creazione di un luogo di condivisione, a livello nazionale, delle esperienze in corso nelle Regioni e Province autonome; la composizione delle diverse iniziative di SSS, evitando le sovrapposizioni tra i diversi livelli di governo.
Più nello specifico, il progetto si pone l’obiettivo di:
– rafforzare il bagaglio di conoscenze delle Regioni su specifici ambiti settoriali e tecnologici prioritari;
– favorire la condivisione e diffusione di informazioni e buone pratiche relative alle politiche regionali di ricerca e innovazione;
– incentivare il coordinamento a livello nazionale del dibattito sulla programmazione, attuazione e valutazione delle politiche;
– migliorare la qualità della governance degli interventi e l’efficacia delle attività di valutazione e monitoraggio dei risultati.
Per raggiungere questi obiettivi, le attività di progetto prevedono l’accompagnamento delle Regioni nella definizione e attuazione delle SSS lungo un arco temporale di 20 mesi (Maggio 2013 – Dicembre 2014), attraverso:
– la realizzazione di incontri, giornate di lavoro e seminariali per approfondire temi specifici, condividendo conoscenze ed esperienze pratiche;
– la messa a disposizione di studi di settore e analisi statistiche ed economiche degli ambiti di specializzazione tecnologica regionale;
– la definizione di metodologie e strumenti comuni, con particolare, anche se non esclusivo, riguardo al tema del monitoraggio e della valutazione degli interventi;
– il coinvolgimento di alcune Regioni per il trasferimento di conoscenze e di buone prassi di particolare rilievo e interesse comune;
– la condivisione di informazioni pubbliche e documenti di lavoro interni al progetto in due aree distinte sul portale ResearchItaly.
La struttura organizzativa del progetto si compone di:
– un comitato di indirizzo composto da rappresentanti del MIUR, del MISE, di Invitalia e da esperti negli ambiti di interesse del progetto, che fornisce indirizzi strategici e metodologici per la definizione delle politiche regionali di ricerca e innovazione, sostenendone la coerenza a livello nazionale;
– un gruppo di lavoro tecnico, composto da esperti tematici, del DPS-MISE e di Invitalia, che, sotto la guida del comitato di indirizzo, sostengono le amministrazioni regionali nella fase di valutazione delle potenzialità di specializzazione dei territori e nella messa a punto della strumentazione necessaria per l’attuazione della strategia di specializzazione intelligente;
– una segreteria tecnica, che supporta il gruppo di lavoro nell’organizzazione delle attività.
L’interesse mostrato dalle amministrazioni regionali nelle passate edizioni ha evidenziato l’opportunità di proseguire a offrire supporto tecnico nella programmazione e attuazione delle politiche di ricerca e innovazione anche per il periodo 2014-2020 con il progetto in corso “Supporto alla definizione e attuazione delle politiche regionali di ricerca e innovazione (Smart Specialisation Strategy)”
(fonte: Cosa significa Smart Specialisation Strategy (S3)?)