Sono andato a vedere “Le conseguenze dell’amore“.
Un bellissimo film.. Almeno, lo potrebbe essere per chi ama l’intensità rispetto alla commediola, il silenzio alle parole, i fatti ai discorsi inutili, la ricchezza alla superficialità, lo scritto alla voce, i gesti alle affabulazioni, e, in fondo, il noir. Beh, in effetti, un film forse non per tutti: coglierne i silenzi richiede una certa dose di complicatezza interiore, e le (poche) parole sono un’ironia sottile e gelida che passa attraverso la trama. Non la capite se non la provate, un po’, anche voi. Più che un limite, preferisco ritenerlo il classico filtro utile.
Le BMW che guida Toni Servillo, o i vestiti eleganti, la sciarpa e i mille particolari curatissimi, rivelano la fredda e perfetta scenografia. Mi è molto piaciuta.
In ogni caso “Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore” rimane una nota perfetta, da scrivere.
Come lo slogan del film.