(collega) “Lucià, tu per chi voterai?” (io) “Eh..” “Per quelli che favoriscono l’aborto, le coppie di fatto, i matrimoni fra gay, la distruzione della famiglia, la fine della proprietà, il disfacimento della civiltà, la venuta dell’Anticristo?” “…” “Hai sentito che dice Boselli no? E Bertinotti.. non si smuove di una virgola, per non parlare di altri comunisti come Pecorario Scanio che..” “Pecoraro, senza, i. Ok, si ho capito. Beh, certo che, ordunque….” (continua)
Politica
I politici stanno cominciando a scoprire i blog ed a prendersi a parolacce ed insulti anche qui, dopo che l’hanno fatto per decenni in parlamento e in tv. Forse, come dice Paolo, più blog s’aprono più siamo contenti, anche se io preferirei che non mutuassero lo stile litigioso che si portano dall’ambiente politico. Purtroppo temo resterà lettera morta. Di Pietro attacca Berlusconi e “l’ex sodale” Craxi dal suo (il che fa sempre sorridere sulla parzialità con la quale come pm stese al suolo un’intera classe politica). La Moratti a Milano crea blog forse inutili – dall’alto, quando il blog è […]
Trovo che i cartelloni del centro-sinistra che appaiono a Roma di questi tempi siano controproducenti (per la sinistra, intendo). Che vuol dire “Oggi devolution, domani Italia”? Si può anche ritenere che la devolution sia positiva. Chi ha dimostrato che è male? Qualcuno ha sentore che lo sia? No, infatti non lo è. Il decentramento in sè non è negativo, specie se attuato in senso federalista (e applicando il principio di sussidiarietà) in uno Stato con regole moderne. La devolution come l’ha implementata questo governo, in caso, è sbagliata. Ma la comunicazione non rende per nulla questo concetto. Che vuol dire […]
Che si vada dicendo in giro che il centro-sinistra adesso avrebbe definitivamente perso qualsiasi diritto di parola su “questione morale” e affini, è un dato che mi lascia assolutamente basito. Nel senso: perché qualcuno ci ha mai veramente creduto? Suvvia… I “furbetti del quartierino” stanno lì, come a destra, come al centro, e non è una questione di furbizia, nè di appartenenza politica, e non è neanche tutto un magna magna… E’ semplicemente il vecchio concetto della integrità morale: chi ne è dotato, anche negli errori e nelle scemenze che inevitabilmente fan tutti, politici inclusi, si mantiene comunque ad un […]
Certo, si critica tanto Prodi (io per primo), che dice “io a Roma manco morto”, facendo certamente una figuraccia (tanto che a Roma sono perfino comparsi cartelli su sfondo rosso, della sinistra, che dicono “Noi amiamo Roma!! Noi amiamo Roma!!” che è esattamenmte il rimedio peggiore del male) comunque… non è che abbia tutti i torti, eh? Io che sono romano, e che certi salotti li conosco (non capiamoci male! Non frequentati), posso comprendere quello che voleva dire proditoriamente il nostro. E si può comprendere anche universalmente, se poco poco ogni tanto si ha il tempo e il coraggio di […]
Niente, avevo deciso di assentami un momento, ma il blog è perfido. Siamo vicino a Natale, fa tanto freddo… Fazio s’è dimesso. Ha aspettato tanto. Una decisione sofferta. D’altronde guadagna(va) 700.000 euro all’anno (lordi). Non sono pochissimi. Cosa dire di Fazio? Secondo me il suo più grande problema era l’accento. Un accento così profondamente meridionale non si addice, forse, alla delicata carica istituzionale da lui rivestita. Ed è terribilmente riconoscibile. Di secondaria importanza, invece, tutto il resto… Nella foto monsignor Mariano Fazio, nipote dell'(ex-)governatore della Banca d’Italia e magnifico rettore della Pontificia Università della Santa Croce (Opus Dei).
Interrompo lo splendido isolamento, per un breve intervento: uno che si chiama Romano, che vuole fare il premier, a dire che a Roma manco morto.. Signora mia.. ma faceva così bene a starsi zitto il poverino.. Abbiamo trasmesso “Un’altra splendida occasione per”, retrospettiva sugli interventi inutili, o dannosi dei nostri politici. La puntata con le dichiarazioni di Bertinotti sulla libertà religiosa in Cina non andrà in onda per uno sciopero delle suore.
Mentre mi interrogavo sul destino del programma di sinistra sul prossimo (ahimé) quinquennio di “Politica” nostrana, scopro questo commento di Gaspar a proposte relative. Non posso che sottoscrivere le sue osservazioni. Penso che il punto sia esattamente quello descritto da Gaspar: siamo messi molto più male di quanto qualsiasi governo di quelli previsti possa solo minimamente farci qualcosa. L’elenco delle riforme che proponi per il nuovo governo Prodi è quanto di più vuoto, retorico e simile al famigerato “contratto con gli Italiani” che mi sia mai capitato di leggere. A me pare che niente di quanto promesso sia nelle possibilità […]
La classe non è acqua. Lo stile è una cosa che non si improvvisa nè si costruisce a tavolino, e la Santanché se ne tiene molto alla larga. Tipico della destra. Ma se lo stile è estraneo a destra, anche il senso del ridicolo ogni tanto fa difetto a sinistra: «Non bisogna fare di ogni erba un fascio» ha aggiunto il leader della Quercia criticando anche i parlamentari di An che ieri sono stati protagonisti di un duro faccia a faccia con i manifestanti nel corso del quale si è verificato anche l’episodio del dito alzato dell’on. Daniela Santanché. (al […]
Non basta che tendenzialmente in questo periodo non leggo molti blog di amici –anche per evitare di dover litigare con loro :). Leggo Internazionale da anni. Ogni numero lo prendo senza neanche guardare la copertina. Anche questo numero, come al solito. Ma stavolta mal me ne incolse… Già uno si potrebbe infastidire dal fatto che la copertina recita “Perché sì” a caratteri grandi. Da una rivista autorevole mi sarei aspettato un “Perché Sì, perché No” casomai. Esiste il confronto, tradizione che era stata fin qui rispettata –anche se, come mi fa giustamente notare un amico, mai quando si parla di […]