Mentre in una inusuale ma quantomai perfetta tempestività, il papa ha rimembrato che i soldi svaniscono e la parola di Dio rimane, assistiamo al tracollo delle borse mondiali (ed anche di un qual certo capitalismo) e nel frattempo parte la bellissima iniziativa della lettura ecumenica della Bibbia non-stop organizzata nella basilica di S.Croce in Gerusalemme a Roma, kermesse inaugurata proprio da Benedetto XVI.
Sicuramente cercherò di andarci, perché la cosa merita in sé, e per il contesto e il coinvolgimento che dà, impossibile da ignorare.
Come d'altronde è impossibile ignorare, in questa circostanza, il tagliente spirito critico che anima il Duca per cercare di spiegare l'improvvisa mancata partecipazione della Pastora della Tavola Valdese a tale consesso:
Dunque: la pastora, una sera, terminato di scrivere un sermone contro la vendita delle indulgenze per svagarsi un po' si guardava su Raidue la replica notturna di "Protestantesimo", avrà allungato una mano sul tavolino del salotto e raccolta una delle tante edizioni della Bibbia in suo possesso, la avrà aperta al capitolo terzo, per provare l'intonazione e le pause (e trastullandosi facendo la parodia di papa Ratzinger).
Ma, tutto d'un tratto, un insinuante sospetto si è fatto strada nella mente della "Pastora delle anime"; come un fulmine che squarcia la notte, illuminando la propria partecipazione alla kermesse biblica di luce sinistra. (...)
Ah la saggezza popolare.
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