Povero Escrivà. Diciamo la verità, non è un bel momento per l'Opera. Non bastava Benedetto XVI che appena si sono calmate le acque ha sostituito Sodano (vicino all'Opus Dei) come capo di stato Vaticano e ci ha messo un salesiano, poi ha tolto Navarro Valls (numerario pezzo grosso dell'Opus) e ci ha messo un gesuita (i "nemici" storici). Non bastava Zapatero che nella (ex) cattolicissima Spagna s'è fatto beffe dell'Opus dei a casa sua, ha preso la legislatura e l'ha rigirata come un calzino facendola diventare un avamposto di antireligiosità che neanche in Inghilterra avrebbero mai osato tanto... Non bastava Dan Brown che - a parte il monaco che non esiste, ha dipinto l'organizzazione come una specie di setta assassina. Ormai siamo alla satira strisciante, l'ultimo atto, la storpiatura del nome. Il giorno del giudizio, l'Opus day?
(Da segnalazione di Pandemia, meritevole, Ansa e Corriere della sera, etc)
Un caro saluto dal Reverendo Crocc. Continua così.