Le prime immagini della “nuova Fiat 500” già stanno scorrendo su tutti i principali quotidiani, siti web specializzati, riviste d’auto, e, a quanto leggo, le impressioni sono tutte entusiastiche. Concordo: la linea mi sembra molto gradevole, elegantemente retrò. Insomma: riuscita.
D’altronde non va dimenticato che non è la prima “nuova 500”, perché la casa torinese aveva già proposto una vetturetta che riprendesse le caratteristiche delle sue antenate con questo nome, negli anni ’90 e successivamente anche con la “Seicento” o “600” (tuttora in produzione): ma tanto quelle erano delle scatolette di latta bruttine e dalle prestazioni modeste, quanto questa sembra un’auto riuscita ed attraente, pronta a sostituire questa volta sul serio l’originale nel cuore di chi ha imparato a guuidare su una 500 (me compreso) o di chi la guidava normalmente. Pare peraltro che sarà ben dotata anche sul comparto motorizzazioni, se è vero che ci sarà un benzina 1.4 da un centinaio di cavalli, garanzia di uno sprint dignitoso. Finalmente.
Ovviamente, l’operazione d’immagine che Fiat tenta è sulla falsariga di quella seguita da molti anni dalla BMW con la Mini (di cui sono felice possessore): riproporre un mito del passato rivisitato ed aggiornato con contenuti moderni e linee accattivanti. La BMW c’è riuscita, la Fiat, a quanto vedo, anche.