Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Automobili che guidano da sole

Due delle “mie fissazioni” per il futuro prossimo, sono i droidi, (i robot umanoidi), di cui vedo tantissime applicazioni, e i mezzi con comando automatico.
Per i primi, bisogna ancora aspettare qualche anno, anche se Asimo fa grandi progressi, per i secondi la Volkswagen ha iniziato a farci vedere di cose sono capaci i loro ingegneri. La notizia è passata abbastanza sotto silenzio.

Si muove senza pilota, curva, evita ostacoli, parte e si ferma dove volete. Unico problema: è come giocare a carte col morto, al posto guida non c’è nessuno. Una Touareg senza pilota, o se si vuole, col pilota automatico, che apre nuove prospettive nel campo della sicurezza stradale. Sperando che non serva solo per applicazioni militari. Intanto in Usa ha preso il via la prima gara per veicoli senza pilota.

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Il prototipo presentato nel Motorpark di Oschersleben, si muove proprio come se alla guida ci fosse un guidatore in carne ed ossa. E pure di quelli bravi, che non sbagliano mai strada ed evitano ostacoli e incidenti. Del resto questa Touareg e’ dotata di tutti i sensi necessari per la guida: con i radar “vede” e “sente” gli ostacoli, attraverso il GPS segue la rotta e, anche grazie ai sistemi drive by wire, volante e cambio si muovono da soli, come per magia. Uno spettacolo degno davvero di un film, solo che qui e’ tutto vero. E gia’ si puo’ pensare a come in futuro utilizzeremo il tempo sottratto alla guida: leggendo il giornale, terminando il documento per il capufficio, o per l’ultimo ritocco al trucco senza fretta.
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I tecnici del centro Ricerca e Sviluppo Volkswagen, invece, hanno pensato bene di far dialogare tutti i sistemi tra loro, aggiungendoci dei sensori, dei detector al laser e qualche pc (sette) nel bagagliaio. E in poche settimane, stando alle dichiarazioni, hanno tirato fuori questa SUV che, a parte le dimensioni sembrerebbe un’auto “radiocomandata”.
La scheda tecnica ci dice che come base di partenza e’ stata utilizzata una normale versione di produzione, con limitate modifiche dal punto di vista meccanico. Sono stati aggiunti solo quattro ammortizzatori rinforzati e una piastra di protezione sottoscocca per l’intera lunghezza del pianale, evidentemente per far fronte ad eventuali “fuoriprogramma” sempre possibili. Per quanto riguarda l’estetica, se non fosse per i supporti di radar e sensori montati sul tetto e per gli immancabili adesivi di contorno, la Touareg sarebbe perfettamente identica a quelle di serie. E poi queste piccole differenze potrebbero diventare dei veri e propri status symbol, di SUV iniziano ad essercene in giro parecchie, ma non con il pilota automatico…..
Le vere innovazioni, come ovvio, risiedono nella dotazione tecnologica di prim’ordine. A cominciare dai numerosi sensori sparsi qua e la’, quattro laser-detector, un apparecchiatura visiva stereo, sistemi radar high-tech a 24 GHz e un navigatore satellitare GPS molto sofisticato. I flussi di informazioni e dati provenienti dai vari sensori vengono inviati al cuore del sistema, collocato nel bagagliaio. Per i patiti di informatica sara’ interessante sapere che e’ costituito da ben sette schede madre Pentium M in rete, ciascuna equipaggiata con processore da 1.6 GHz. A questo punto entra in gioco il software che governa tutto il sistema di guida, ideato e sviluppato dagli ingegneri Volkswagen in collaborazione con gli esperti d’intelligenza artificiale dell’Universita’ di Stanford.
Tale software, unico e complesso, e’ un vero e proprio cervello pensante capace di determinare i comandi di sterzata, frenata e accelerazione. E grazie al GPS ritrova sempre la “via di casa”. Un vero e proprio pilota automatico che consente alla Touareg di muoversi senza apparenti difficolta’ in un ambiente aperto, reagendo alle particolari caratteristiche del fondo stradale in tempo reale. Proprio come farebbe un pilota umano. Anzi meglio, visto che non deve rispondere al telefonino e non corre il rischio di addormentarsi, salvo imprevisti virus o bug di sistema….
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Certo, sono lontani i tempi in cui per la progettazione di un’auto bastava un esperto di telai e qualche bravo motorista. Continuando cosi’ poi, in caso di guasto, forse sara’ piu’ opportuno chiamare un IT Manager o l’ingegnere di macchina piuttosto che un meccanico…
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In casa Volkswagen sembrano avere grande fiducia nella Touareg che guida da sola. Tanto che un esemplare, identico a quello appena presentato, sta partecipando al Grand Challenge 2005, in programma nel deserto sud orientale degli States. Si tratta di un duro banco di prova, dal momento che la competizione e’ riservata ad auto rigorosamente senza pilota (sono 23 i concorrenti, quasi tutti frutto di progetti universitari) che devono percorrere un tragitto di quasi 300 chilometri svelato solo poche ore prima della partenza.
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D’accordo, ci vorra’ tempo, i costi non saranno alla portata di tutti ma, superata l’iniziale perplessita’ nel vedere girare auto con piloti fantasma, si apre la porta ad una serie di scenari. Piu’ o meno seri. Le prime applicazioni c’è da scommetterci saranno esclusivamente militari (si risparmiano vite umane). C’è da sperare però che subito dopo si pensi agli scopi civili. Volete mettere la comodita’ di poter contare su un “autista automatico personale”? Che possa accompagnare ovunque persone non vedenti o con handicap motori? O che vada a scuola a prendere i pupi per poi riportarli a casa in tutta sicurezza? Sono solo due ipotesi, ma basta un po’ di fantasia per capire che si aprono prospettive per applicazioni di ogni genere.

(Fonte: Motorbox)

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