Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Se Quintino Sella fosse vivo…

La Banca Sella è nota agli internettiani doc per essere stata la prima banca in Italia ad aver consentito di implementare le transazioni online in modo semplice ed efficiente, proponendo a suo tempo moduli di codice già pronti ai poveri webmaster che progettavano i primissimi siti di ecommerce (ne so qualcosa). Oggi ancora molti siti usano le inconfondibili form di pagamento di Banca Sella strette e lunghe (Aruba, per dirne uno).
Così, forse mi aspettavo che la Banca Sella fosse qualcosa di immateriale, un’entità online a sè stante, che fluttava nella dimensione impalpabile di Internet. Invece mi sono dovuto rendere conto che è anche una banca reale come le altre, con gli sportelli e con le sedi, con in più il terribile contrappasso che in questo mondo qui appare farraginosa assai.
Tutto nasce, infatti, dall’esigenza di un mio amico di cambiare assegno alla tale banca: egli non può farlo di persona causa impegni di lavoro ripetuti e costanti, quindi chiede il piacere a me.
Mi son recato dunque in tale banca in una locale sede di Roma, chiedendo alla gentile cassiera “Come posso riscuotere quest’assegno di questo mio amico?”
La giovane, carina e scortese cassiera mi annuncia “Un se pò”. Io insistendo replico “Beh ma un modo ci deve essere! Mi duole assai tale impedimento”. Il cassiere affianco, udendo la conversazione, affabilmente annuncia “Si può, si può, basta che lei venga munito di delega firmata e di documento originale dell’intestatario dell’assegno”.
Ringrazio e riferisco.
Si dà il caso che di sabato Banca Sella è una banca aperta. Una bella notizia vero? Detto, fatto, il giorno dopo mi presento allo sportello con tutto il necessario: delega firmata dal fraterno amico, suo documento, mio documento, assegno firmato e girato come si conviene. Vado ordunque dalla giovane cassiera.
“Eccomi, devo riscuotere quell’assegno, ricorda..”
“E’ sabato oggi! E il sabato noi non cambiamo assegni!”, replica. E’ subito amore.
“MA IERI CHE SON VENUTO QUANDO MI AVETE DETTO DI TORNARE CON DOCUMENTO E DELEGA E IO HO DETTO OK CI VEDIAMO DOMANI NON POTEVATE DIRMI IL SABATO NON CAMBIATE ASSEGNI?”
“Il-sabato-noi-non-cambiamo-assegni”.
“MA SCUSI IO SON VENUTO QUI APPOSTA, NON PUO’ FARMI LA CORTESIA, CHIAMARMI IL DIRETTORE,….CAMBIARE QUEST’ASSEGNO?”
“Il-sabato-noi-non-cambiamo-assegni”.
“MA COSA *@### STATE APERTI A FARE IL SABATO SE NON CAMBIATE ASSEGNI?”
“Il-sabato-noi-non-cambiamo-assegni”.
Ok. Cambiamo domanda.
“Mi sembra di aver intuito che non cambiate assegni di sabato. Può per cortesia dirmi se lunedì devo tornare qui o posso andare in un’altra sede a me assai più vicina?”
“Può-andare-in-qualsiasi-sede-di-Roma-a-cambiare-questo-assegno”.
Grazie.
Il lunedì decido quindi di andare ad un’altra sede a riscuotere l’assegno.
“Buongiorno sono qui per riscuotere un assegno”.
“Prego, certo, benissimo”. L’aria condizionata rinfresca le idee. Penso.
“Ops, ma non è a lei!”
“Beh, certo la presenza di DUE DOCUMENTI e di una DELEGA firmata indicano che l’assegno è di un mio amico, mi ha chiesto di riscuoterlo, lui non può per motivi di lavoro [e perchè questa banca di sabato NON PAGA ASSEGNI]”
“Ahh, se è così mi dispiace non è possibile”.
La prossima puntata al prossimo post