Se c’è chi denuncia una pletora di rinviati a giudizio per reati che vanno dal falso in bilancio alla corruzione con casi eclatanti nel centrodestra, nelle fila del centro-sinistra non è che se la passino meglio, a quanto pare. Ex brigatisti e pluriomicidi nelle parole del presidente del associazione per la strage di Bologna del 1980, Paolo Bolognesi. Parole, le sue, che pesano ancora di più visto di quale strage stiamo parlando.
«All’interno del Parlamento ci sono amici dei terroristi che hanno grandi e potenti mezzi. In Italia in questo momento c’è un clima di estrema indulgenza nei confronti di chi ha commesso atti terroristici» attacca Bolognesi. «Assistiamo – dice Bolognesi – ad un clima di estrema indulgenza nei confronti di personaggi come Scalzone, oggi in Italia grazie alla totale prescrizione dei suoi reati, Battisti, assassino latitante che secondo il senatore Russo Spena dovrebbe essere graziato, Renato Curcio, tra i fondatori delle Br che gira il Paese partecipando a conferenze cui attacca il 41bis, ovvero il carcere duro per i boss mafiosi, e Mario Tuti, pluriomicida anch’egli neoconferenziere invitato a Trieste in occasione del 25 aprile». Bolognesi fa anche altri nomi: «Sergio D’Elia (deputato della Rosa nel pugno, ndr), è addirittura parlamentare e segretario di presidenza della Camera dei deputati». (…)