Mi immagino un colloquio tra Lapo Elkann, la famiglia, e la dirigenza Fiat, tra ieri e ier l’altro.
Lapo: Voglio tornare subito a lavorare, sto meglissimo
Fiat: Dottor Elkann, dovrebbe rivedere la sua posizione, temo che…
Lapo: Adesso mando una lettera a tutti e li incito alla battaglia..
Fiat: Vede, la situazione è molto cambiata. Lei non può riprendere il suo lavoro come nulla fosse successo. Non si può, per questioni di immagine e di sostanza. Non è il caso.
Lapo: Ma sta scherzando?! Io sto benissimo per riprendere il lavoro!
Fiat: Si questo lo vedo, ma non è il caso, ripeto. Forse non capisce.
Lapo: Balle! Qualche giorno e ritorno in ufficio!
Alain: Clinica svizzera?
Fiat: Meglio in America.
Lapo: “Ho bisogno di una pausa di riflessione”.
Intanto, sulla “buffonata” (definizione post-leghista, ma sbagliata in principio) delle primarie del centrosinistra, .mau. fa notare che solo da noi si è dato tanto peso alla vicenda. Altrove hanno collocato la cosa nei fatti di cronaca politica che confermano quanto già si sapeva.
La cosa che mi ha stupito che bisognava pure pagare (minimo 1 euro) per votare. Esilarante, se fosse vero. Qualcuno può confermarlo?
Intanto, nel centrodestra, Berlusconi non si scrosta dalla sua posizione di sicura perdita alle prossime elezioni: e cioè ripresentarsi come premier. Hanno fatto fuori pure il placido Follini pur di non variare di una virgola il programma politico (fallimentare). Manie di onnipotenza? Forse un eccesso di protagonismo, o calcoli sbagliati, non si sa bene quale categorie d’errore scegliere.
5 thoughts on “Lapo e gli altri (2)”
certo che bisognava cacciare l’euro (come del resto si era già fatto alle primarie pugliesi), ma non vedo perché la cosa dovrebbe essere esilarante. Dal mio punto di vista era un obolo simbolico per far vedere che non si era semplicemente andati a fare due passi. Il firmare l’adesione al programma che non c’è, quello sì che mi è sembrato più esilarante.
Beh, forse alle primarie pugliesi aveva maggior senso. Qui, per riconfermare Prodi ad una leadership quantomai ovvia, mi sembra tristemente ridicolo, ecco. Mi sembra anche ridicolo che si debba pagare.
Aggiungo però che sono d’accordo con le primarie. Ma le preferirei come legge, in modo da avere un’affidabilità superiore. In questo caso, essendo tutte cose organizzate autonomamente da una coalizione politica, non so quali misure siano state prese a garanzia del voto. L’esempio con le primarie americane è immediato. Qui bisognava fidarsi della buona fede, e sinceramente….non mi fido. :)) Anche le stesse obiezioni sulla validità del voto, non so che tipo di affidabilità abbiano. Insomma, un pasticcio all’italiana che non mi piace molto, e su cui si parla tantissimo, come da post, solo da noi.
Che, infine, non si conosca nemmeno il programma, lo trovo pure abbastanza beffardo, ma non così tragico. Io non darei l’adesione comunque, perché ritengo che il programma verrà disatteso come sempre accade. Certo, almeno poter leggere qualcosa…
Scommetto che prima di questo post ti sei fatto una strisciolina…sei troppo pimpante! 🙂
Beh mi sono fatto di spaghetti alle cozze, innaffiate da falanghina (quella buona) e da contorno misto, con dolce e caffè corretto.
Sarà quello? 🙂
O forse qualcosa in arrivo.. 🙂
ridicolizzare quattro milioni e mezzo di elettori che “versano l’obolo” perché evidentemente sono stufi di un certo modo di far politica, ahimé, mi pare un debole paravento per evitare una seria autocritica da parte politica opposta 🙂
da versatrice di obolo, turanaso etc. quale sono, penso che riderà bene chi riderà ultimo ;-))))