Certe volte ripensi agli amici, a quelli del mondo “reale” e a quelli di Internet (reali anch’essi). E andando indietro con gli anni, trovo tante analogie con quanto avviene oggi nei blog.
La mia prima amicizia fatta tramite modem risale al 1992, se non ricordo male. Erano le famose “cene dei telematici”, e si rifacevano al “dorato” mondo delle BBS. Niente di particolarmente complicato, però ci si divertiva da matti a prendersi in giro ed a parlare quasi esclusivamente di quello che non funzionava in quel mondo di matti: Fidonet, le reti private, dove ci si conosceva facilmente e ci si incavolava altrettanto facilmente.
Le cene erano organizzate con molta fantasia: mettere insieme tanti matti intorno ad un desco era un po’ come smascherarsi, senza quel filtro dato dal computer. Le personalità che si incontravano erano le più disparate: il finto esperto, lo smanettone, l’informatico “serio” (cioè quello che faceva “Scienze dell’Informazione”, facoltà universitaria reale che ora, credo, si chiama Informatica). Ma c’era un filo conduttore in tutto questo: dal nero sfondo delle BBS emergevano sempre persone simpatiche, disponibili, collaborative (Beh, quasi sempre…).
Non credo sia una categoria dello spirito, ma gli amici “telematici”, sono comunque una buona parte delle mie amicizie, il che se vogliamo è anche scontato, visto quanto “ci vivo”, in rete, per lavoro o per passione. E molte di esse sono diventate anche amicizie importanti.
Un piccolo velo di tristezza mi viene pensando a quanto, dopo più di dieci anni, pensavo di aver imparato a sapermi fidare, delle amicizie telematiche.. Ma le persone, purtroppo, ti sfidano sempre a doverti ricredere di loro, e di andare incontro a delusioni..Anche nel mondo online non c’è differenza. Perché dovrebbe esserci? Vabbè..Sapete a cosa mi riferisco.
Insomma, gli amici telematici, secondo me, si distinguono in vari livelli:
Ci sono quelli di cui ti puoi fidare perché “affini”: gli amici di cui ti puoi fidare sono pochissimi, ma online sono ancora di meno perché spesso non li conosci molto bene, ne vedi solo alcuni aspetti. Gli amici affini sono quelli che probabilmente sono affidabili anche nella vita reale. E’ probabile che questi amici li incontri, prima o poi: ad una pizzata, ad una blogfest, ad un raduno di sassofonisti capelloni.
Ci sono gli amici “telematici” tout court: quelli che esistono solo su Internet, che probabilmente non vedrai mai o che se vedrai, stenterai a riconoscere. Vivono secondo una simbiosi uomo-computer. Tu per loro sei della stessa tipologia. Secondo le statistiche, abitate molto vicini ma non lo sapete. In genere sono hacker, tipi strani vestiti in modo trasandato, artisti che dipingono tele digitali o viandanti della rete. Nella vita reale non faresti amicizia con loro, forse.
Ci sono gli amici, infine, normali, quelli che sono “bravi”, che sono buoni e forse anche ben vestiti. Quelli che danno sicurezza alla mamma, che hanno il blog ben collegato, che ci scrivono su sempre cose utili e che parlano volentieri dei loro viaggi, dei loro programmi, non di cose private però, ma personali. Insomma, il “bravo blogger modello”, quello che una volta si diceva l'”utente quadratico medio”.
Eh si, in fondo la rete cambia, ma rimane sempre la stessa. 🙂
4 thoughts on “Gli amici telematici (e quegl’altri)…”
La rete rappresenta la dimensione parallela e, se vogliamo, anche il prolungamento della dimensione meglio conosciuta come ‘reale’. In rete ci sono le stesse persone che si incontrano per la strada. La rete è fatta delle stesse persone che si incontrano per la strada. In rete ci ritroviamo i nostri amici e ne possiamo conoscere dei nuovi con l’aggravante che si è dietro ad un monitor e che qualcuno potrebbe approfittare della buona fede altrui. In rete ci si innamora, si può fare anche “l’amore”, solo discutendone o parlandone, anche se si tratta di un amore etereo che se non si sposta dalla chat al reale non vedrà mai nulla di concreto. In rete si trova il meglio e il peggio di ogni cosa e di ogni persona. La rete aiuta ad aprire la mente e sviluppa la coscienza delle proprie potenzialità ed inclinazioni. La rete dà tanto ma leva anche tanto come il tempo libero, ad esempio, e lo cattura per sè, perchè ne è gelosa e perchè per dare vuole dedizione e attenzione. La rete siamo NOI e il prolungamento di NOI: ombre parallele sottoforma di bps, kb, mg, gb…etc…etc…In natura nulla si crea, nulla di distrugge ma tutto si trasforma…(Lavoisier)(era così che diceva? :-))) a me pare di sì!)
ciao.
F.
Luciano, devi avere un concetto molto lasco di amicizia, per includerci una relazione casuale come quella con me.
In effetti si parlava di amicizie virtuali..
Ma forse e’ la nostra idea di correttezza ad essere molto diversa..
Hai assolutamente ragione. Non metterei mai in dubbio la parola di un amico, cosa che comunque noi non siamo mai stati, in nessuna dimensione, virtuale, reale, aliena, quel che vuoi.