Oggi esce la prima nazionale di The Passion.
Ovviamente, ne saprò riferire approfonditamente solo dopo che lo avrò visto, e non avverrà prestissimo purtroppo per impegni pregressi.. quindi…
Però qualche critichina la posso già dire perché indipendente dalla visione 🙂
1) ha ragione il buon Leonardo a scrivere sull’accusa di deicidio mossa agli ebrei, che (ormai) è ridicola. Sti ebrei hanno avuto le loro colpe – certamente – ma era come dire..giusto così (ma che tanto gli ebrei stessi questo assunto non lo accetteranno mai è un altro paio di maniche).
2) alcune imprecisioni storiche del film mi irriteranno (una su tutte: Cristo non portò la croce da nessuna parte ma solo la parte centrale della trave, come era uso all’epoca e come giustamente Zeffirelli raffigurò);
3) l’articolo dell’Unità sul film, è quanto di più sciatto e impreciso io abbia mai letto su cose di chiesa: si vede che non hanno mai letto un Vangelo. Ok, stiamo parlando dell’Unità, si vabbè ma allora dico, scrivete di altro no? Lasciate perdere..
7 thoughts on “La Passione secondo Mel Gibson”
Sei sicuro che Leonardo abbia ragione?
beh il Gladiatore non è “storia”: lì le imprecisioni e le “fantasticherie” si sprecano.:)
Io vedendo qualche spezzone del film e sentendo qua e là inizio quasi a pensarla come Zeffirelli, cioè che tutta questa esagerazione sui toni “da macelleria” potesse essere evitata. Poi, che l’intento fosse di mostrare le reali dolorosissime condizioni di Gesù mi va benissimo.
Forse ci sfugge un piccolo particolare: viviamo in un periodo particolare, nel quale in molti fronti qualcuno si è voluto prendere la licenza di parlare in nome di Dio, di sostituirsi persino in nome Suo. Persone che hanno generato guerre in Suo nome, ma Dio non sta dalla parte di nessuno quando ci sono le guerre. Né dalla parte dei vincitori (se ce ne sono) e né delle vittime (sempre più numerose). Dio odia ogni forma di guerra. Gibson ha voluto farci ricordare, quanto il Cristo abbia sofferto e patito per noi. Farcelo ricordare in modo crudo, violento, penoso e persino volgare, perché la guerra è cruda, violenta, penosa e volgare.
Ma è soltanto la mia lettura, può darsi che io mi sbaglio.
Effettivamente degli errori grossolani, nonostante la meticolosita’ voluta da Gibson, ce ne sono…
In merito al deicidio per “colpa” degli ebrei preferisco riportare una frase sentita da Gibson (per chi non lo sapesse e’ un fervente cattolico, pur se molto tradizionalista): “Gesù lo abbiamo ucciso tutti noi, tutti. Per questo la mano che inchioda Gesù alla croce, nel film, è la mia”. Parlare della COLPA di chi ha ucciso Gesù vuol dire semplificare il messaggio di Gesù.
Infine…. io ero straconvinto che questo film (non doppiato, recitato in lingue usate al tempo) non avrebbe nemmeno ripagato i costi, visto l’argomento duro e delicato. Invece la gente lo sta andando a vedere, anche in Italia. Ovvio che non si deve aspettare la “storia” in stile “il Gladiatore” o solo violenza (rispetto ad altri film come Terminator, Rambo o altre amenità…). Il “messaggio” di Gibson è il Messaggio. Che abbia fatto bene o male il suo lavoro, lui ha voluto portare il Messaggio. Che pare stia arrivando a destinazione!!!
Sono pienamente daccordo con il sig. Antonello Leone se non che magari il fatto della violenza nel film e’ stata una nuova visione del Cristo che in altri film non era stata totalizzata. Credo quindi che sia giusto confermare a meta’ il fatto della violenza.
congrats mate! Fine job and fine site!
Joseph
anch’io sono d’accordo con il signor Leonardo nel definire ridicola l’accusa
di deicidio mossa agli ebrei.
A tale proposito vi segnalo la pagina web del mio sito di religione cristiana dove affermo,in modo dettagliato,che gli ebrei di quell’epoca in realtà sono i COLLABORATORI di Gesu’e non i suoi assassini.ciao!
http://www.pianeta-promesso.org/p24.htm