Questa notizia interesserà pochi (che stanno seguendo la vicenda GM-Fiat, al di fuori degli addetti ai lavori), però vale la pena di segnalarla. Per un’osservazione tecnica e una economica, semplicissime: quella tecnica è che Gm sta mettendo le poche cose buone che produce Fiat (il piccolo diesel 1.3 ad esempio) in ogni dove nelle sue Marche controllate, dal pulmino Daewoo alla Opel Corsa, quella economica è che sta lentamente scivolando via dall’accordo che prevedeva di mettere soldi in Fiat Auto (evidentemente giudicata poco appetibile) e probabilemente gli avvocati di casa GM stanno decidendo come uscire dal capzioso put promesso ad Agnelli qualche anno fa. E ovviamente, in casa Fiat sono molto nervosi.
Fiat contro General Motors
(fonte: Kataweb Motori)
“Fiat ha bloccato i tentativi di general motors di utilizzare un motore diesel sviluppato congiuntamente attraverso la jointventure Powertrain in alcune auto, una mossa che riflette le relazioni tese tra il gruppo automobilistico italiano e quello statunitense”.
Lo scrive il ‘Financial Times’ aggiungendo che Gm ha dichiarato che Fiat non consentirà l’uso del motore in auto costruite da Daewoo, la controllata sudcoreana del gruppo Usa. Questo – prosegue ‘Ft’ – ha costretto Gm a ricorrere alla VM Motori, una società italiana specializzata nei diesel e parzialmente detenuta (49%) da Daimlerchrysler.
Il quotidiano britannico ricorda poi come Gm non abbia partecipato alla ricapitalizzazione di Fiat Auto, con la conseguente diluizione della sua quota dal 20% al 10%, e come tra i due gruppi sia in corso un confronto sulla ‘put’ di cui dispone Fiat nei confronti di Gm. Fiat, conclude il quotidiano, non ha commentato.