Allora. Lungi da me difendere la Fiat. E l’excusatio non petita è ok. Questo post è per parlare del logo. La scelta del logo FCA, con la A a forma di freccia, il font un po’ alla Star Trek, l’acronimo che sembra un’altra cosa (ah ah ah), il posizionamento, l’utilizzo, il contesto, il colore, ecc.
Il mio proposito è questo: siccome scrivo ogni tanto robe che riguardano il mondo automotive, e pur non intendendomi in senso stretto di loghi e creatività, di quel mondo qualcosa ci capisco, sto per scrivere qualcosa che difende la scelta del Gruppo Fiat. Riguardo al logo (e al nome, naturalmente). E metto le mani avanti: vorrei circoscrivere l’argomento, anche se so che è difficile. Marchionne ha scelto la sede legale in Olanda? Ok, non è bellissimo, ma non centra col logo. Vogliono pagare meno tasse mettendo la residenza in UK? Non è che come italiano sia proprio felicissimo, ma è legittimo, e tanto Befera (Equitalia) ha già dichiarato prontamente che verificherà. Peraltro queste scelte di posizionamento societario sono comuni a moltissimi gruppi, per dire anche alla Renault, con tutto lo sciovinismo dei francesi. E comunque: anche se Marchionne si mette un maglione a pois arancioni su background verdolino – comunque non centra col logo e con la scelta del nome.
Quando è stato presentato il nuovo logo in pompa magna, si sono alzati strali contro quello che è stato ritenuto come il nuovo logo della Fiat. Ho letto su Facebook commenti sarcastici e velenosi, poi li ho letti sul gruppo Creativi e sui vari profili di Facebook di “addetti ai lavori”, e sul sito di Tiragraffi sul quale sono stato chiamato a dire la mia (grazie Valentina!). E tra un “Che schifo!”, un “Hanno sbagliato tutto!”, un “Non capiscono un ca**o come sempre”, e un “Ma chi ha fatto il logo, la zia di Marchionne!?” (è stata la Robilant, tra parentesi, che ci ha anche scritto qualche cosa su un po’ appiccicata), ho provato con scarso successo a commentare.
Purtroppo, si è verificato un tipico effetto Dunning-Kruger. L’effetto D-K è quando si parla di qualcosa per cui si ritiene di avere una qualche competenza, tendenzialmente mutuata dalla rete, e invece non è così.
FCA è il logo del nuovo Gruppo che nasce per gestire (e possedere) i Marchi Fiat e Chrysler, non sostituisce i loghi Fiat e Chrysler. E’ l’equivalente, per rimanere vicino, della PSA (Peugeot, Citroen), che gestisce i rispettivi Marchi oltralpe e nel mondo. Sono società e loghi che hanno senso in campo economico e finanziario e che non vedremo mai sulle macchine.
Riassumendo: nel mondo automotive è nato un nuovo Gruppo automobilistico: FCA. Non è nato un nuovo marchio di automobili, né vedremo mai il nome FCA su alcun cofano e neanche sotto il cofano, neanche sul libretto di istruzioni, o sul modello di finanziamento, su un contratto d’acquisto. Forse, ma non è detto, lo vedrà qualche contabile amministrativo, e probabilmente, in forma del tutto dematerializzata, qualche investitore, e sicuramente, sarà presente nella borsa di New York e in quella di Milano.