Come ogni anno, ripropongo (ormai da cinque), il mio elenco dei costi di benzina, segnati sempre agli stessi distributori (impianti completamente automatizzati “Q8 Easy”, “Pam”, “Eni” e “Total” di Roma, più un distributore “TE”), e graficati su un foglio Excel. Il caro carburanti è oramai una voce di spesa primaria e l’aumento dei prezzi una variabile che non è più tale, è diventata una costante.
Insieme a questi dati, ripropongo alcuni consigli che ripeto dal 2009: dalla totale convenienza (quasi doverosa) a fare rifornimento solo ai self-service, all’inutilità dei piccoli chioschi, al costo alla pompa che aumenta regolarmente ad agosto e durante le festività, all’attenzione a rifornirsi solo dove il costo delle benzine è inferiore (esiste un differenziale, anche se minimo, tra marchi). Sul punto dei chioschi – ai quali la benzina costa sempre di più rispetto ai self-service – la loro chiusura a favore di distributori più grandi, che magari includano anche commerce o bar service consentirebbe di razionalizzare la rete distributiva e di avere così, auspicabilmente, minori costi alla pompa.
Prima di vedere il periodo estate 2012- estate 2013 vi ripropongo due articoli di riferimento sul tema: uno mio sulle varie motivazioni alla base degli aumenti di carburante, e uno di Simone Minzi di Autoblog sulla formazione del prezzo finale.
Perchè aumentano i prezzi del petrolio e dei carburanti (2011)
Scopriamo tutte le accise (2012)
Letti? Bene. Ancora una considerazione. I 100 $ al barile che dalla primavera 2013 ci portiamo avanti, sono sorprendenti con la crisi che c’è. Ma non è che prima andasse molto meglio: semplicemente questo livello che è tenuto (artificialmente) alto non è che una tassa sul sistema economico. Si può ragionare quanto si vuole sul fatto che ci siano più o meno motivate ragioni a tenersi sui 100 – e in generale la motivazione principe è che lato offerta c’è un cartello di produttori – ma l’obiettivo auspicabile, e di interesse generale, è che il Brent si abbassi. Punto.
Veniamo ai numeri. In realtà è dal benzine di febbraio 2010 che non aggiorno la mia sequenza, così quest’anno va dal 2010 al 2013: tre anni di aumenti.
Come si può vedere dal grafico, all’inizio del 2010 la benzina costava circa 1,35 al litro. Fino a fine 2011 più o meno si mantiene a quel livello con un progressivo ma contenuto aumento. Poi, da novembre 2011 inizia a salire rapidamente con un picco massimo che viene raggiunto il 4/4/12 (1,84) e che non è finora stato più raggiunto (ripeto che mi riferisco sempre ai self-service con sconto alla pompa. Al “Servito” il costo è in media di 10 centesimi al litro in più, con punte singole anche molto superiori).
A proposito dei post precedenti: il link all’Osservatorio Prezzi non funziona più, ma niente paura, da qualche anno c’è il validissimo sito PrezziBenzina.it, che è anche un’app per tutti i telefonini. Davvero molto ben fatto!