Di Bruto Maria Bruti
L’amore romantico è un tentativo di realizzare lo stato paradisiaco in terra attraverso un’esperienza di solidarietà perfetta con un essere umano che viene ritenuto portatore di qualcosa di assoluto che ci è sempre mancato.
Quando il desiderio di realizzare il perfetto abbandono nell’amore viene cercato non in Dio ma in un essere umano, il cuore dell’uomo diventa inquieto e questo può indurre ad una ricerca quasi morbosa di rapporti sentimentali o sessuali che tuttavia non sono in grado di soddisfarlo.
Una nuova relazione, con il periodo iniziale dell’innamoramento, permette di proiettare nell’altro il desiderio di una felicità assoluta e totale. Il nuovo, in quanto ignoto, si presta a questa proiezione: si tratta della costruzione di un paradiso artificiale momentaneo.
La comunione di vita implica la conoscenza della realtà della persona e ogni conoscenza rivela difetti e imperfezioni delle creature e anche il fatto che esse sono soggette alla legge del mutamento: tutto cambia, la bellezza e la giovinezza sfioriscono ma anche il carattere è soggetto al cambiamento.
Lo psichiatra americano M. Scott Peck – che ha diretto l’istituto di igiene mentale al New Milford hospital, nel Connecticut – scrive che l’amore romantico è una delle più grandi illusioni.
“- Il grande ideale americano di amore romantico crede che sia possibile per Cenerentola cavalcare col principe verso un tramonto di orgasmi infiniti. Chiunque crede che in un rapporto l’amore romantico non debba finire mai è destinato a una delusione dopo l’altra. Ritengo infatti che uno dei maggiori problemi di questa e di altre culture sia la ricerca di Dio nell’ambito dei rapporti di amore romantico tra umani.
Quel che facciamo è guardare al coniuge o all’amante come a un dio. Cerchiamo nel coniuge o nell’amante colui o colei che possa soddisfare tutti i nostri bisogni e tutte le nostre aspirazioni, che ci porti a un durevole Paradiso in terra.
E non funziona mai. Tra i motivi per cui non funziona – che si sia consapevoli o meno di ciò che si fa – c’è la violazione del primo comandamento che afferma: Io sono il Signore Dio tuo, e non avrai altro Dio all’infuori di me. Tuttavia è molto naturale fare così. E’ naturale voler avere un Dio tangibile, qualcuno che non solo possiamo vedere e toccare ma che possiamo anche afferrare, abbracciare, con cui possiamo dormire e che forse possiamo persino possedere. Così continuiamo a cercare nel coniuge o nell’amante un dio e facendolo dimentichiamo il vero Dio”.
(M. Scott Peck, Un’infinita voglia di bene, trad. italiana, Frassinelli, Como1995, pp. 224-225)
La mia citazione di Peck non vuole assolutamente essere un’approvazione di certe idee relativistiche di questo autore che, secondo il sociologo Massimo Introvigne, può essere considerato il precursore dell’attuale Next Age, anche se il suo recente percorso culturale lo avrebbe portato dal buddismo zen e da una posizione strettamente individualistica verso un cristianesimo non ben definito (cfr Massimo Introvigne, New Age e Next Age, Piemme, Casale Monferrato (AL) 2000, pp.18-20).
Disinnamoramento, innamoramento e amore
In caso di necessità
2 thoughts on “L’illusione dell’amore romantico”
Questo articolo contiene la più chiara formulazione nella quale io mi sia finora imbattuto riguardo al significato dell’amore. Sono Cristiano e molte volte ho riflettuto di come la mia religione ponga al centro dell’attenzione l’Amore. Già, ma che cosa si intende comunemente con questo termine? Un sentimento indefinito di attrazione, spesso morbosa, tra uomo e donna. Come ci insegnano i Greci, per designare una simile situazione si utilizza la parola “eros”, che tuttavia, amio parere, rimanda alla dimensione animale che l’uomo, ormai elevatosi al di sopra di tale condizione, potrebbe superare. Quando San Paolo afferma che “uomo e donna saranno una cosa sola”, intende che nel gesto dell’unione sessuale risiede un significato di vita e pienezza che va compreso e vissuto alle soglie della spiriualità. Oggi, invece, sposarsi e generare figli rappresenta per molti soltanto l’adempimento di una pratica sociale e l’abbandono aquell’illusione di cui parla Scott Peck. Mi tornano in mente le parole di Arthur Schopenhauer, filosofo che, sottolineo, era radicalemnte ateo, eppure individuò nell’amore come “Agape”, carità e ancora più condividione di un’inevitabile sofferenza, il vero significato di tale sentimento. Personalmente posso dire di vivere una vita di amore: per i poveri, i sofferenti, a fatica anche per chi non è nelle mie simpatie, per la cultura, per le meraviglie della natura e sono convinto che amare una sola persona in modo possessivo rappresenti un atto di egoismo. Questa dunque la mia risposta, a chi accusa chi non crede nell’amore romantico di essere immaturo e chiuso in sè.
L’amore romantico l’amore vero esiste eccome! Purtroppo non è una esperienza molto comune. È tutt’altro che un illusione e si può provare a qualsiasi età. La migliore definizione che ho trovato al riguardo è quella del filosofo von Hildebrand anche lui cattolico (il che dimostra che non vi è nulla che lo possa mettere in competizione con l’amore verso Dio (per chi ci crede e per chi non ci crede, come chi vi scrive)
Dice Von Hildebrand nel suo meraviglioso libro “L’essenza dell’amore”
“solo nell’amore l’uomo si desta alla sua piena esistenza personale, solo nell’amore egli attualizza la totale pienezza della sua essenza”
Le caratteristiche proprie dell’amore sono le seguenti:
1. L’amore è una risposta affettiva al valore dell’amato, è la più affettiva tra le risposte
2. L’amore è essenzialmente super attuale, ovvero permane sullo sfondo della coscienza anche se siamo concentrati su altro e influenza tutta la vita consapevole di colui che ama
3. L’amore è motivato dal carattere dilettevole dell’altro
4. L’amore anela all’unione consapevole reciproca spirituale con l’amato, implica cioè un’intenzione unitiva
5. l’amore desidera rendere felice l’amato, implica cioè un intenzione benevolente
6. L’amore implica un dono di se o dedizione di se
7. L’amore coinvolge la libertà in modo unico
8. L’amore è la risposta che produce la massima felicità
9. L’amore anela ad essere corrisposto