I monaci* dormono sei ore, coricandosi alle 20 ed alzandosi alle 2 del mattino per lavarsi: dopo aver lavorato per sei ore nei campi, pregano e studiano per altre dodici ore; non possono leggere o inviare corrispondenza; sono tenuti all’assoluto silenzio e solo abate, priore ed economo possono parlare, ma solo in casi eccezionali e tenendo il volto basso e seminascosto dal cappuccio; si cibano scarsamente con pane, verdura, frutta e legumi; ogni giorno si preparano la fossa nel cimitero interno del loro monastero, scostando una manciata di terra; si salutano con la frase “Fratello, ricordati che devi morire”: raggiungono la felicità massima terrena al momento della morte quando, attorno al moribondo, i confratelli intonano canti ed inni di gaudio.
Infine, vengono sepolti senza cassa, calando il cappuccio sul viso.
Gli obblighi dei monaci sono stati tuttavia attenuati nel 1967.
(Wikipedia, Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza)
Hanno un sito, e in Italia c’è anche il sito dei Trappisti di Frattocchie, vicino ai Castelli romani che, in generale, producono dell’ottimo vino sfuso (in particolare il bianco Trebbiano Toscano e Malvasia di Candia) e dell’eccellente olio extravergine a bassissima acidità.
* Si, quelli del Grande Silenzio, giusto due anni orsono.