Maurizio ha già scritto della Waterloo di Luciani, manager TIM che in una convention ha preso uno strafalcione da Guiness, anche se dalle nostri parti nella Telecom “romana” non mi sembra si sia dato più di tanto importanza..
La cosa – direi – interessante di tutto questo, non è tanto lo strafalcione in sé e per sé (comunque forte, o da far saltare sulla sedia o proprio da ridere), ma è che il video continua ad essere disponibile in Youtube e in diverse altre parti (ne parlano perfino dall’estero), anche a distanza di mesi e, presumibilmente, se non interviene qualche censura, anche per anni.
In altre parole, la rete – paradigma di entità libera e senza censura per struttura, può divenire elemento “censurante” – se è vero che un errore può capitare a chiunque, sfido chiunque a rivedere per decenni questo errore- e ci si interroga su quel famoso diritto all’oblio che fin dall’epoca romana è un oggetto di legge.
Un passaggio in tv costa di meno in termini di audience di un errore del genere rimarcato sarcasticamente in rete dai blogger e poi infinitamente rimandato, come se fosse un gioco infinito di Wallaciana memoria..