Questa sera ho avuto un intenso momento di pace interiore. Senza pensarci, mi sono ritrovato nei pressi di Piazza di Spagna. Ho fermato l’auto, e mi sono incamminato lentamente verso la scalinata.
E’ stato un momento magico: la gente che passeggiava con elegante disomogeneita’, turisti, giovani, avventori, umanita’ varia che alle 19 di un giorno di mezza settimana animano un posto cosi’, meraviglioso senza auto (la piazza e’ in mezzo ad una vastissima isola pedonale, lodi a chi l’ha pensata). Il ritmo lento, le luci calde, la straordinaria bellezza dei luoghi della Roma storica: e’ una bellezza che bisogna “assorbire”, e ho assorbito, assolutamente e pacatamente. Li’ ho goduto di Roma.
Ho ritrovato me stesso in un momento di visione assoluta della citta’ che doveva essere un tempo. C’era perfino chi vendeva il giornale con le “ultime notizie della sera”, strillando anch’egli pacatamente, quasi a voler rispettare quest’atmosfera magica. Mi sono spostato nel tempo. Ok, poi sono tornato nel traffico cittadino. Ma ero piu’ calmo…
Non c’e’ bisogno di viaggiare, quando abiti in una citta’ come Roma.
(frasona)